L'astensionismo aumenta, la miccia si accorcia

L'elettorato è diviso in due grossi tronconi: una metà che non va a votare perché si è rotta delle balle condite di spocchia che vengono raccontate; l'altra metà che va a votare un ics, non tanto perché creda che risolva i problemi, ma valutando il male minore. Salvo pochi fedelissimi ai partiti e movimenti, infatti, il resto vota per quello che ritiene il "meno peggio". A sua volta chi va a votare si suddivide in tre grossi tronconi: cdx, csx e 5 Stelle. Più qualche outsider che non fa testo, perché anche se raggiungesse il 3% e passasse non avrebbe i numeri per cambiare qualcosa. L'elettore, quando è solo soletto nella cabina elettorale, vota il cdx perché non passi il csx, il csx perché non passi il cdx, e se non gli vanno bene né uno né l'altro, vota per il 5 Stelle. 

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Il punto è che nella storia un sistema marcio che sta collassando su sé stesso, non è mai stato cambiato con le elezioni. Per cui il problema si presenterà quando quel 60% circa di astensionisti, inizierà a pensare di tagliare le palle agli altri, dandole da mangiare ai maiali. Ipotesi remota, ma non impossibile. Tutti sono capaci, prima o poi, di perdere le staffe. Dite di no?

Mi capita spesso di citare la banalità del male: "Questo processo diede occasione a molti di riflettere sulla natura umana e dei movimenti del presente. Eichmann, come detto, tutto era fuorché anormale: era questa la sua dote più spaventosa. La mia opinione è che il male non è mai 'radicale', ma soltanto estremo, e che non possegga né la profondità né una dimensione demoniaca". (H. Arendt)

Un concetto che, secondo me, si applica ad esempio ai casi recenti di violenze da parte delle maestre nelle scuole. Il male è banale (non ha radici). Qualsiasi persona "normale" può diffondere il male, senza necessariamente scomodare il demonio o chi per lui.

Saluti
Mstatus

Fake news ed altre amenità "radical chic"

La questione delle fake news, che ultimamente va così di moda e ha prodotto 60 milioni di cacciatori di bufale e scamorze di vario tipo, un po' come nel calcio abbiamo 60 milioni di commissari tecnici, mi ricorda tanto la regola nr. 5 di Noam Chomsky - Rivolgersi al pubblico come ai bambini:

"La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”)."

Fusse ca fusse che prendono il lettore per un demente? Del resto è notorio che solo il "radical chic doc" è dotato di intelligenza superiore. I famigerati "radical chic boriosi che si beffano dell'ignoranza altrui". Alcuni li chiamano persino Radical Shit.

Curiosità: da quando è iniziata la propaganda antibufala (non dico da parte di quale zona politica), un sacco di persone che fino a ieri guardavano solo i TG adesso vedono bufale da tutte le parti. Che sia il possente virus del radical chic? Si diffonde inesorabile come un'epidemia, ma per fortuna esiste una cura. Un po' di sano realismo e di lavoro sul campo dovrebbero essere sufficienti. Altrimenti un po' di vita di strada non guasterebbe.


Mirabile la dichiarazione di un certo personaggio politico che si dichiara terrorizzato dalle orde fasciste che metterebbero a rischio la democrazia occidentale. Mi chiedo dove viva questo fenomeno e se abbia mai avuto a che fare con qualche persona in vita sua che per vivere deve farsi il mazzo ed è pure costretta ad ascoltare oscenità come questa. 

Quale sarebbe questo pericolo per la democrazia? I ragazzi di Como protagonisti di recenti fatti di cronaca? Eh certo infatti la signora che di sera deve prendere l'autobus per tornare a casa ha paura di essere aggredita da squadracce nere, pardon, fasciste. Nere non si può dire se no si cade in equivoco. La ragazza che prende la metropolitana la sera, ma anche in pieno giorno, è terrorizzata dalla possibilità di incrociare una squadraccia fascista. L'uomo medio ha paura di andare in certi quartieri e di viaggiare perché è ossessionato dall'orrore fascista che incombe su tutti noi, dietro ad ogni angolo. Complimenti per l'onestà intellettuale.

Tra l'altro, certe dichiarazioni palesemente false e faziose, non sarebbero da considerarsi "fake news"? Ah no, scusate, non c'entrano i contenuti, dipende sempre chi è l'autore. Il Ministero della Verità saprà indicarci sempre la via corretta.

Saluti
Mstatus e Vidocq