Tricesimo, Consulta per il Commercio, intervista al Vicesindaco Avv. Lorenzo Fabbro

A Tricesimo, Comune della zona morenica-collinare a nord di Udine con poco meno di 8 mila abitanti, l’Amministrazione ha istituito e regolamentato la “Consulta per il Commercio”, un nuovo organismo collegiale composto da 12 membri in rappresentanza di varie categorie economiche presenti sul territorio, “per concertare iniziative nuove da adottare con l’amministrazione comunale” come dichiarato alla stampa dal Vicesindaco, Avv. Lorenzo Fabbro. Sempre dalla stampa abbiamo appreso come le auto candidature dei componenti siano state piuttosto numerose, e come alcuni nominativi riportino al “XXX Miglio”, la locale associazione dei commercianti. 

In una recente trasmissione televisiva andata in onda su una emittente locale, i vertici del XXX Miglio, tessendo le lodi dell’attività associativa, hanno ricordato quanto sia stato fatto in passato e quanto si intenda fare per il presente e, soprattutto. per il futuro. In particolare, per il futuro, si è fatto cenno alla necessità di nuova linfa vitale. Va da sé che in un periodo di crisi generale, e con la costante chiusura delle piccole attività locali, dare nuova linfa vitale è quasi da “mission impossibile”, e più che altro servirebbe un miracolo. 

Resta, però, la curiosità sul fatto che il Comune di Tricesimo abbia deciso di “affiancare“ all’Associazione commercianti già presente sul territorio questo nuovo organismo collegiale. Al Vicesindaco Avv. Lorenzo Fabbro poniamo 5 domande.


Perché la necessità di un nuovo organismo collegiale, da affiancare alla presenza e all’attività sul territorio del XXX Miglio?

Perché è utile cercare il più ampio coinvolgimento possibile. Tra i commercianti che hanno presentato domanda di far parte della Consulta e tra coloro che conseguentemente sono stati nominati, vi sono esercenti che sino ad ora non avevano partecipato all’organizzazione delle attività di XXX Miglio. E’ noto che l’associazione commercianti è un gruppo aperto, ma l’aver dato uno stimolo in più per incentivare la partecipazione credo sia un buon inizio per la neonata Consulta.

In “concreto”, in cosa consiste l’attività della Consulta per il Commercio, e in cosa si differenzia rispetto all’attività sociale svolta, o che intende svolgere, la locale associazione commercianti?

Ritengo che la Consulta costituisca l’organismo più idoneo per discutere degli atti che possa adottare l’Amministrazione al fine di favorire il commercio, o comunque tenendo conto dei problemi degli esercenti. Mi sembra, ad esempio, che sia più appropriato discutere di tassazione locale con una Consulta piuttosto che con una privata associazione. Le buone idee rimangono tali da chiunque provengano, ma una Amministrazione Pubblica deve essere sensibile anche a criteri di forma e di trasparenza.

Tra i 12 componenti della Consulta abbiamo notato l’assenza di un rappresentante per l’agricoltura, nonostante a Tricesimo vi siano alcune aziende agricole piuttosto interessanti. Una mera dimenticanza o si ritiene che le cessioni dei prodotti agricoli, regolamentate in modo diverso, non rientrino nel “commercio” o perlomeno nel concetto di attività commerciale mediamente condiviso dall’opinione pubblica?

Nel regolamento che ha adottato l’Amministrazione non vedo preclusioni per chi abbia attività commerciale finalizzata alla cessione dei prodotti agricoli. In concreto, non vi è stata alcuna domanda proveniente da tale settore.

Nella Consulta sono previsti 4 rappresentanti per il commercio, 4 per i pubblici esercizi, rispetto a quanto previsto per altri settori. Due rappresentanti per ognuna delle due categorie citate sarebbero stati insufficienti?

Il regolamento della Consulta è stato ampiamente condiviso in commissione ed approvato all’unanimità in Consiglio Comunale. La composizione numerica è dovuta alla maggiore presenza sul territorio di determinati generi di attività rispetto ad altri e quindi è tesa a considerare le relative proporzioni.

All’ombra del patto di stabilità, delle nuove UTI, e delle varie norme sulla finanza pubblica, quali potrebbero essere le iniziative nuove “concertate” e poi adottate dall’amministrazione comunale?

In alcuni Comuni sono stati adottati programmi di riqualificazione degli immobili del centro storico. Sicuramente trattasi di un argomento per il quale la Consulta può fornire un utile contributo. Come ho già detto, anche la tassazione locale è una materia che può recepire le osservazioni del mondo dei commercianti. Se poi l’ombra del patto di stabilità o delle nuove UTI divenisse eccessivamente pesante, attenderemo l’illuminazione di chi ha già un posto al sole.

Ringraziando il Vicesindaco di Tricesimo Avv. Lorenzo Fabbro per la sua disponibilità, auspichiamo che la Consulta per il Commercio possa contribuire fattivamente per una ripresa del cosiddetto “Centro Commerciale Naturale” tricesimano.

Saluti
Mstatus

Magistratura e Guardia di Finanza dinanzi alla spoliazione del popolo italiano e ai tanti casi di suicidi per fame, debiti e disoccupazione

Ecco alcuni esempi in cui la Magistratura e la Guardia di Finanza dovrebbero entrare in azione con pugno di ferro:
  1. Prezzi al dettaglio non adeguati al costo elevatissimo della vita;
  2. Bollette di energia elettrica, gas, acqua, smaltimento rifiuti ecc. gonfiate all'inverosimile di tasse, in modo tale che la fatturazione effettiva supera del 100% il consumo reale;
  3. Tassi di interesse praticati dalle banche per prestiti assolutamente insostenibili per famiglie e imprese;
  4. Cartelle a ruolo da parte delle Società di Riscossione caricate di tasse, more, aggi ecc., in modo tale che la cifra complessiva che ne viene fuori è assolutamente usuraria;
  5. Multe stradali che equivalgono a tasse occulte;
  6. Pressione fiscale insostenibile e quindi trattenute su stipendi, pensioni e salari ormai equivalenti ad un terzo della somma lorda;
  7. Casi ormai a centinaia di suicidi per fame, debiti e disoccupazione;
  8. Blocchi di stipendi, salari e pensioni mentre sale al contempo il costo della vita;
  9. Sanità sempre meno accessibile alla povera gente, costretta ad aspettare mesi e anni per una visita sanitaria;
  10. Morti sospette mai censite di cui al punto precedente e naturalmente per incapacità di assolvere in privato, causa crisi, ai doveri nei confronti della propria salute.
Si potrebbe continuare ancora, ma quanto precede ritengo sia bastevole per convincere Magistratura e Guardia di Finanza che è giunta l'ora di intervenire pesantemente per prevenire l'affamazione e la miseria di intere generazioni e quindi la distruzione economica della Nazione.

Saluti
Vipom

Ecco perché un attacco americano a sorpresa contro la Russia si risolverebbe nella scomparsa dell'umanità nel giro di 24 ore

Come Napoleone e Hitler, che provarono a sconfiggere la Russia, venendone però distrutti, adesso sembra che gli americani, attraverso la scintilla sempre accesa dell'Ucraina, vogliano percorrere la stessa strada dei loro folli predecessori, meditando su assurdi e suicidi attacchi alla RF contando sul fattore sorpresa e sulle loro presunte armi invincibili. Ma una vista anche veloce della mappa della Russia dovrebbe essere bastevole per convincerli che è assolutamente impossibile battere il colosso orientale. La Russia non è l'Irak, né l'Afghanistan, né la Libia, che erano praticamente disarmati dinanzi alle armi moderne americane: la Russia è l'unica Nazione che a livello scientifico-militare può vantare il possesso di armamenti e arsenali assolutamente pericolosi e devastanti, che neppure i più moderni missili antimissili americani possono parare.

Tra l'altro, come dicevo, la grandezza della Russia è tale che gli americani dovrebbero colpire obiettivi su una scala di grandezza assolutamente inimmaginabile e neppure con le armi atomiche è pensabile distruggere questo Stato senza subire una ritorsione assolutamente catastrofica, anche perchè il territorio degli USA è assai più piccolo e quindi gli obiettivi colpiti farebbero in modo che verrebbero annientati anche solo indirettamente anche altri obiettivi non molto lontani, per cui credo che gli americani farebbero bene a fare i conti e a rendersi conto che i loro progetti di attacco si risolverebbero ben presto nella scomparsa dell'intera umanità nel giro di appena 24 ore.

L'america ha certo il vantaggiio di potere utilizzare i paesi baltici vicino alla frontiera nord della Russia per entrare facilmente nel territorio nemico, ma poi? Dinanzi alla ovvia controffensiva russa, che annienterebbe nel giro di poche ore le avanguardie americane, che farebbero? Attaccherebbero con armi atomiche la Russia?

Non penso. Essi sanno che usare il potere atomico si ritorcerebbe contro di loro, in quanto, pur colpita eventualmente in maniera micidiale dai missili e dai bombardieri, moltissimi dei quali comunque verrebbero abbattuti dalla potentissima contraerea russa, che è in possesso dei missili S 400 e forse anche 500, rimarrebbero comunque sempre missili balistici a sufficienza, dislocati nei posti più imprendibili, come nell'interno di montagne, su treni atomici appositamente attivati, su sottomarini oceanici difficilmente rintracciabili ecc., capaci di assestare all'Europa e agli USA dei colpi semplicemente mortali, che sarebbero tali da annientare gli Stati Uniti nel giro di 24 ore.


Certo, la Russia ne uscirebbe distrutta, come l'Europa, ma anche gli USA pagherebbero costi talmente elevati che la loro sopravvivenza non sarebbe più possibile, anche perchè nel frattempo arriverebbe su tutto il pianeta il cosiddetto inverno nucleare che oscurerebbe il cielo per decenni e forse secoli.....qualcosa di simile a quanto avvenuto, secondo la Scienza, decine di milioni di anni or sono quando scomparvero per sempre dalla faccia della Terra i famosi dinosauri.

Saluti
Vipom

Terra Domani: Anche i medici sbottano!

Durante la festa del circolo cittadino del PD, il Sindaco di Roma Ignazio Marino, supera sé stesso sbottando con la frase "La destra ritorni nelle fogne", che riporta alla memoria il famoso slogan di diversi anni fa "Fascisti carogne tornate nelle fogne". Le reazioni degli esponenti del centrodestra, passate in serata dai vari TG, sono state piuttosto puerili, e dense di una retorica altrettanto puerile sulla democrazia nel paese, ecc. ecc. Si tende a dimenticare che il centrodestra, alla pari del centrosinistra, sono i principali responsabili della situazione in cui versa il nostro Paese..Oggi, chi urla slogan e vuol apparire bello e buono, ha la memoria corta, e dimentica che fino a qualche anno fa governava, e non è che abbia fatto poi così tanto per i molti che hanno poco. Quelli, i molti che hanno poco, hanno continuato, continuano, e continueranno a stringere la cinghia non sapendo bene come fare per arrivare a fine mese.
Va da sé che la democrazia, almeno nella forma, non è in pericolo per tale frase, come non è in pericolo neppure per tutti quelli che dal centrodestra, o da una pseudo destra, ripetono a pappagallo che Renzi non è stato eletto dai cittadini, dimenticando che il Presidente del Consiglio viene incaricato dal Presidente della Repubblica, e che governa se ottiene la fiducia in Parlamento. Per cui i cittadini non possono essere in pericolo con la democrazia se proprio non lo eleggono affatto il Presidente del consiglio. Che poi Renzi sia Premier, nonostante in passato avesse dichiarato che non avrebbe accettato senza passare per le urne, è un altro discorso, ma non intacca la democrazia o quella parvenza di democrazia..
Ho trovato tutta la vicenda sulle fogne, e relative reazioni, molto simile al bambino che all'asilo dice: "Signora maestra mi ha rubato la merenda!". Un fatto è certo, l'inchiesta su "Mafia Capitale" sta scoperchiando di giorno in giorno un bel pentolone nel quale patate, fagioli, carote, e broccoli bollivano tutti assieme.
Niente di nuovo sul fronte occidentale, salvo che anche i medici sbottano.
Dario Calligaro

Un suicidio di proporzioni colossali: la politica delle tasse destinata a far piombare l'Italia nell'abisso della disperazione

C'è poco da dire, la politica di questi ultimi anni, basata sull'aumento delle tasse, sulla pressione fiscale sempre in crescendo, sulle bollette dei consumi energetici gonfiate ormai del 100% di spese, le multe ormai equivalenti a tasse occulte, le cartelle di Equitalia che tolgono il respiro ecc., ha portato ormai l'Italia all'abisso della disperazione e tra l'altro il debito complessivo italiano, invece di diminuire come era logico aspettarsi dopo anni e anni di salasso mai visto nella storia italiana, cresce di continuo e anche questo non è difficile da spiegare: le tasse in sostanza non riescono a coprire il buco dovuto all'esposizione del debito di fronte a interessi colossali applicati contro i nostri finanziamenti per pagare stipendi, salari e pensioni da fame, che peraltro hanno totalmente perduto il loro potere d'acquisto in quanto aumentano nel complesso tutte le voci della spesa giornaliera: alimentare, vestiario, spese varie, sanità, scuola e chi ne ha più ne metta......tanto che ormai l'80% degli introiti di chi lavora se ne va integralmente per pagare allo Stato tutto quello che esso richiede.

Stante la catastrofe di cui sopra, quali sarebbero allora le alternative? Bisognerebbe per prima cosa ridiscutere gli accordi fatti con l'Europa in materia di finanziamento dello Stato, dilazionare i pagamenti del debito nell'ottica di almeno un cinquantennio, ridurre la pressione fiscale portandola ai minimi e facendo lievitare il potere d'acquisto, il volano per eccellenza che può far aumentare la ripresa dei consumi, ridurre la disoccupazione galoppante e arrestare il declino complessivo della nostra povera Italia.

Altre vie non ce ne sono, se non l'uscita dall'Euro e dalla UE e l'accordo con Paesi che ci possano aiutare nella ripresa senza chiederci interessi mostruosi che alla fine sono fatti per distruggere dalle fondamenta le Nazioni. Se qualcuno dice che i tassi di interesse sono legati alla debolezza strutturale dell'Italia, penso che si tratta di una panzana bella e buona: l'Italia era la quinta Potenza economica mondiale, non è possibile ridurla allo stato in cui era almeno un sessantennio or sono in appena 4 anni se non ci fossero state le speculazioni della tecnofinanza, le agenzie di rating, le guerre commerciali e la svendita complessiva dei nostri gioielli industriali e commerciali al miglior offerente, le liberalizzazione selvagge e un sistema di competizione falsato da una moneta emessa a debito che ci costringe a rincorrere di continuo appunto l'indebitamento catastrofico che abbiamo davanti.

Senza questo che precede, la crisi tenderà ad acuirsi sempre più, fino al collasso e alla chiusura di altre centinaia e migliaia di attività commerciali...., con decine e centinaia di altri suicidi per fame, miseria e disoccupazione, e il tutto alla fine potrebbe avere un effetto devastante su scuola, sanità, pensioni ecc., perchè è logico che alla fine, dovendo per forza ottemperare agli obblighi con i prestatori usurai internazionali, l'Italia sarà costretta, oltre ad aumentare a dismisura ancora tasse e tasse, anche ad un taglio netto delle spese, che ci porterà dritti dritti alla condizione della Grecia, se non peggio, visto che siamo un popolo molto ma molto più numeroso, per cui il nostro crollo avrà effetti più consistenti a livello planetario e speriamo che non si arrivi a tanto e che chi comanda l'Europa capisca che è venuto il tempo di politiche veramente comunitarie che proteggano non solo le Nazioni ricche sebbene anche quelle povere, altrimenti è meglio chiuderla, questa Europa affamatrice di popoli, che peraltro non è in grado di produrre una politica economica indipendente dagli USA, responsabili anch'essi dello sfacelo economico planetario cui assistiamo con sempre maggiore raccapriccio.

Saluti
Vipom

Le malefatte delle società di riscossione

Da qualche tempo, come penso avvenga solo in Grecia, assistiamo in Italia ad un fenomeno mostruoso e altamente vergognoso che riguarda l'agire spietato delle società di riscossione. Queste, governate a volte da funzionari e impiegati a volte senza alcun titolo morale e giuridico per emettere ingiunzioni di pagamenti (come mi sembra abbia segnalato persino la Corte Costituzionale), si sono messe a tempestare le famiglie con le cosiddette “cartelle pazze” che tanto incubo provocano, tanto che si ha paura persino di sbirciare dentro le cassette delle lettere.

A volte si tratta di cartelle che si riferiscono a tasse risalenti a dieci-quindici anni or sono, per cui per la semplice gente è difficilissimo andare a controllare se ha pagato o meno.

Ma quel che più colpisce in queste cartelle, leggendole attentamente, è che vengono caricate di interessi, more, aggi ecc. assolutamente spaventosi, poiché non tengono in alcun conto dell'aggravarsi della crisi, della perdita del potere d'acquisto dei salari, pensioni e stipendi di fame; non vengono cioè adeguate al costo della vita reale, anzi sembrano gonfiate in maniera che sia il cittadino a dover sostenere l'aumento del costo della vita, per permettere allo Stato di dirottare quanto “scippato” ai cittadini, a Banche e Istituti finanziari internazionali verso cui l'Italia è costantemente esposta per debiti pregressi e sempre attuali, un modo di agire dei più riprovevoli.

Un'altra riflessione in merito a quanto trattato è la sorprendente impunità di cui godono questi signori, poiché in pratica, dopo quanto detto, dovrebbero essere quanto meno controllati e monitorati, tenendo conto anche dei tanti casi di suicidio verificatisi per l'evidente impossibilità di pagare tali somme paurose, che costringono la povera gente a chiedere prestiti alle banche e ad istituti di credito per pagare queste tasse che lievitano a cifre pazzesche.

Ecco allora che in questo quadro dovrebbero entrare in azione Magistrati e Guardia di Finanza, indagare pesantemente sugli affari di queste società e accertare eventuali infrazioni, nel qual caso non dovrebbero avere alcuna pietà a colpire, come si agisce con piccoli commercianti e artigiani, soggetti da qualche anno a controlli asfissianti per minuzie e scontrini dimenticati, in maniera tale che a volte vengono chiusi a forza esercizi commerciali e piccole imprese, con danno enorme per la collettività.

Saluti
Vipom


Tre ipotesi militari di come potrebbe svilupparsi il confronto USA-RUSSIA in Europa

Se continua il confronto USA-RUSSIA con questo copione di minacce, controminacce, ritorsioni commerciali e finanziarie, posizionamento reciproco di armamenti pesanti, aggravamento della situazione nel Donbass e in Transinistria ecc., credo che le varianti rimangono solo tre.

Nella prima, la Russia adotta una politica attendista, stando alla finestra ad osservare i movimenti della NATO ai suoi confini e logicamente rinforzando il dispositivo militare a difesa delle frontiere russe, continuando ovviamente ad aiutare i ribelli del Donbass e tenendo sott'occhio la Transnistria dove mantiene un contingente militare, con l'obiettivo di condurre l'Ucraina alla disfatta economico-militare senza entrare direttamente in guerra, poiché è logico che, cristallizzandosi la situazione così com'è adesso, alla lunga l'Ucraina subirà dei contraccolpi economici devastanti che la condurranno praticamente alla fame e quindi a chiedere alla Russia un qualche compromesso.

Nella seconda, molto ma molto delicata e foriera di imprevisti, la Russia, osservando le pressioni militari e le continue esercitazioni della NATO ai confini baltici e in Ucraina Occidentale, decide che è venuta l'ora di dare un qualche segnale militare significativo e, a sorpresa, tralasciando momentaneamente il Donbass, dove i militanti hanno ormai acquisito una autonomia militare rilevante, attacca improvvisamente dalla direttiva nord, possibilmente utilizzando il territorio bielorusso che nel punto più strategico ai confini ucraini dista poche decine di Km da Kiev, che quindi viene circondata e conquistata nel giro di poche ore. Ma la direttiva nord potrebbe partire anche dal territorio russo più vicino a Kiev. Si allungherebbe il tragitto di alcune ore ma in ogni caso Kiev cadrebbe anche da quel lato del fronte in meno di 8 ore. La direttiva nord (dalla Bielorussia o dal punto più vicino a Kiev dal territorio russo) è l'unica che consentirebbe alla Russia di chiudere la guerra prima che la Polonia o la NATO se ne accorgano. Una volta presa Kiev, il Governo ucraino cadrebbe e la guerra sarebbe finita, dopodichè gli americani sarebbero costretti a sgomberare i confini baltici per non rischiare una seconda offensiva da quelle parti.

La terza è in assoluto la più pericolosa e catastrofica. Essa prevede non solo la conquista del Donbass, della Transnistria, di Kiev ecc., ma, in presenza di eventuali reazioni occidentali in partenza dal fronte baltico, la Russia sarebbe costretta in un secondo tempo a dirottare il suo esercito a nord e quindi le truppe russe e americane si troverebbero a poche decine di metri di distanza. A questo punto scatterebbero ultimatum incrociati e alla fine si assisterebbe al primo scontro militare, per ora solo convenzionale, tra le truppe russe e americane, con migliaia e migliaia di morti e con l'uso di artiglierie, carri armati, aerei e navi. Il fronte si stabilizza e nessuno dei contendenti riesce a sfondare. Ma la situazione non può restare così per mesi e quindi alla fine la Russia decide di prendere anche i tre Stati baltici, utilizzando massicciamente aerei e missili che ovviamente causano una controffensiva NATO. Si muove anche il fronte ucraino e i soldati americani ed europei nel suo complesso cominciano ad attaccare le truppe russe in Ucraina. Queste passano al contrattacco e superano di slancio le frontiere polacche a nord-st e moldave-rumene ad sud-ovest. Vengono conquistate diverse basi aeree polacche e rumene e un numero elevato di soldati americani vengono fatti prigionieri. Di fronte alla resistenza all'ultimatum americano di rilasciare i prigionieri, gli USA passano al contrattacco utilizzando massicciamente aviazione e missili contro le truppe russe in Ucraina e Baltico, con la prevista reazione atomica della FR che fa scattare la Terza Guerra Mondiale.

Saluti
Vipom

Italia e Grecia affogate dalla criminalità finanziaria internazionale

La criminalità finanziaria globale ha raggiunto picchi di attacco alle Nazioni davvero incredibili. Essa si sta mangiando in sostanza mezzo Pianeta e il futuro di centinaia di milioni di vite umane, con tasse da capogiro, usura legalizzata a favore di enti criminali di riscossione, con bollette di luce, gas, acqua caricate di spese di vendita e balzelli vari che superano del 100% il consumo effettivo ecc. Tutto ciò (causato dalle folli politiche che fanno capo all'UE, agli Stati Uniti e al FMI) per ridurre la popolazione alla fame più totale, provocare la cosiddetta rarefazione monetaria, far lievitare la disoccupazione, far chiudere il numero più elevato di imprese e industrie, in modo da provocare il collasso delle Nazioni e ridurle allo stato di colonie.


Ci si chiederà quale oscuro motivo spinga le Nazioni più forti a calpestare in questo modo Stati come la Grecia o l'Italia. Anche qui la risposta appare chiara: si tratta di una guerra finanziaria-commerciale che tende a privilegiare le esportazioni delle nazioni più ricche e a favorire importazioni a basso costo dagli Stati più deboli spolpati e incapaci di reagire.

Una guerra in piena regola combattuta con l'ausilio di una moneta “straniera”, l'Euro, che si presta bene al gioco al massacro, in quanto gli Stati, come i cittadini, sono costretti in questo contesto ad indebitarsi sempre di più e quindi a provocare l'innalzamento del debito, che a sua volta costringe gli Stati a far pagare ai cittadini e alle imprese somme da capogiro per cercare di non far naufragare la barca.

Ormai tutti siamo più o meno indebitati. Si direbbe che lavorano solo le banche che elargiscono prestiti a chiunque dimostri una parvenza di attività e di introito di salari, stipendi e pensioni da fame. Molti fanno prestiti per pagare tasse, per estinguere debiti pregressi, per mangiare...insomma un giro criminale che dovrebbe smuovere la Magistratura e la Corte Costituzionale ad avviare indagini stringenti al fine di colpire questi caporioni che si inventano tutta questa enorme pressione fiscale per distruggere l'economia reale.

Saluti
Vipom

Terra Domani, Migranti: Benvenuti a Desperation!

In questi giorni, soprattutto dopo il recente caso di cronaca a Milano dove un ferroviere ha rischiato di perdere il braccio a seguito di un’aggressione a colpi di machete, i migranti sono balzati in testa della top ten dei problemi in cui versa il nostro Paese. L’immigrazione è un problema, e lo è già da diverso tempo, ma non il problema del nostro Paese che pare sia perennemente in emergenza su tutti i settori della vita sociale (giustizia, sanità, scuola, economia, calamità, corruzione, ecc.). Ci fosse qualcosa che funzioni in modo normale! Ovvio che al momento una parte sostanziosa dell'opinione pubblica, abbia la percezione che i migranti siano la causa di tutti i mali, e diventi la facile preda di un populismo formato da slogan privi di progetti concreti e fattibili per la risoluzione del problema stesso. Esemplificando: è un po’ come se a pranzo aspettassi 10 persone e me ne trovo, invece, 1000. Che faccio? Ne termino o caccio 990 a caso? Ridistribuisco le razioni di 10 su 1000?

A ciò, ci deve essere una risposta politica condivisa sia da chi governa, che da chi è all'opposizione evitando giochi da asilo infantile dove il Governo centrale vuole premiare i Comuni disposti all'accoglienza profughi, mentre il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni vuole premiare i Comuni che non sono disposti all'accoglienza. Roberto Maroni dimentica, però, che all'epoca in cui era Ministro degli Interni, propose di redistribuire i migranti tra le varie Regioni italiane in base al rapporto tra numero abitanti e PIL. Una posizione la sua che oggi appare alquanto strana, soprattutto dopo aver viste le immagini nei servizi passati dai media, sulla situazione di degrado migranti a Milano, e in altre città. Si vuole forse fare in modo che il problema diventi ingestibile oltre che irrisolvibile? E a che pro? Visto che siamo tutti sulla stessa barca.

Inutile continuare con slogan sul trattato di Dublino, e compagnia bella. Fino che siamo parte integrante nella UE è il paese in cui avvengono gli sbarchi a doversi occupare delle relative operazioni in merito ai profughi. Altri propongono di sospendere l'Area di Schengen dove si permette a 400 milioni di cittadini europei di circolare muniti di una semplice carta d’identità. Che facciamo? Rimettiamo i passaporti?

Oggi, sabato 13 giugno 2015, i maggiori quotidiani compreso il Corriere della Sera, e media italiani hanno dedicato diverse pagine con servizi e foto sul degrado delle città per la presenza dei migranti, facendo a gara a dare un’immagine da “Desperation” alla Stephen King. Va da sé che, oltre a terrorizzare i cittadini col timore di malattie, sicurezza, infiltrazioni terroristiche, e quant’altro, ciò contribuisce ad aumentare i conflitti sociali interni, senza peraltro risolvere il problema. I migranti sono ancora là e non si sa bene dove sistemarli.

L'Unione europea alle nostre richieste di aiuto per la gestione dei profughi, ci ha risposto inviandoci maggiori fondi e mezzi, ma di arrangiarci. Si impieghino queste risorse al meglio per allentare sull'immediato la situazione di emergenza, e si facciano pressioni sull'Unione Europea per ottenere la redistribuzione in quota dei migranti tra gli altri paesi. Se chi è attualmente preposto a coordinare le varie operazioni non riesce a farlo, lasci il posto ad altri in grado di portare risultati positivi. I politici la finiscano di giocare al tiro al piccione, e si diano una mossa Li paghiamo perché ci risolvano i problemi, non per crearne di altri.

Dario Calligaro

Giugno 2015: l'Europa è morta

Non so se qualcuno se n'è accorto, ma pare che da alcuni giorni l'Europa sembra non dare più segni della sua decennale tracotanza, dinanzi ad un piccolo Stato come la Grecia è chiaramente sulla difensiva, non sa come riscuotere le centinaia di miliardi di debito accumulati, la Nazione a sud-est dell'Italia sembra a sua volta alzare la testa e aumentare la posta in palio: prolungare e dilazionare all'infinito il debito in cambio della permanenza nell'Euro e nell'Unione Europea.

Lo dicevo molto tempo fa: la Grecia, Patria eccelsa della Filosofia e della Democrazia, sta dando una lezione amara ai profittatori e agli speculatori europei ed euroatlantici; non pagherà il debito solo per fare un favore ai distruttori dello stato sociale, anzi è decisa a svuotare di significato i trattati firmati ed aumentare la spesa sociale a scapito delle politiche di austerità.

Il debito in sostanza deve essere rivalutato, studiato, decurtato...perchè è evidente che il FMI, la BCE, la Germania, le banche americane e inglesi, per non parlare delle famose agenzie di rating che tanto danno hanno fatto a Stati anche virtuosi come l'Italia, hanno deliberatamente gonfiato le problematiche finanziarie greche senza tenere in nessun conto le potenzialità di sviluppo economico reale del piccolo Stato, il cui turismo, una volta fiore all'occhiello, era al'avanguardia in tutto il mondo, per non parlare della produzione primaria, distrutta da vincoli e Leggi con il solo fine della distruzione della produttività ad uso interno ed esterno per favorire il commercio e lo sviluppo della Germania.

Se l'Europa non ritorna al progetto iniziale, ad uno Stato Unico in cui la moneta non è un capestro ma una maniera sostenibile per scambiare in modo equo i prodotti all'interno dell'area Euro, per essa suoneranno a breve le campane a morto, perchè è logico che si è sviati dal progetto originale, la moneta e l'UE hanno perso in sostanza il ruolo di amalgama sociale trasformandosi in nicchie suicide della speculazione mondiale che sull'Europa Unita contava per svuotare le economie più deboli e farne carta straccia, sperimentando nuove metodologie di tecnofinanza e di finanziamento a buon mercato per contrastare l'avanzata delle merci cinesi ed orientali con i soldi di interi popoli ridotti alla miseria.

Ma non è così che si combatte la mondializzazione del commercio e la paura della competitività, ci vuole un programma di innovazioni scientifiche e qualitative che batta le nazioni concorrenti appunto sulla qualità.

Ma che cosa abbiamo visto in questi periodi di magra: nessun incentivo alla ricerca, alle imprese, agli investimenti per lo sviluppo e pertanto gli Stati più forti, impauriti dalla concorrenza, hanno pensato bene di usare la Grecia e l'Italia come bacini di rifornimento di soldi a tassi usurai per poter finanziare le loro economie senza interessarsi minimamente del benessere degli altri popoli ridotti alla fame.

Finalmente ci si è risvegliati da questo incubo e adesso ritengo ogni Stato ritornerà pian piano all'interno dei propri confini, seguendo in pratica ognuno la strada economica giusta per il bene esclusivo dei propri popoli.

Saluti
Vipom







La situazione esplosiva della Transnistria

Si osservano sul teatro europeo e in generale mondiale temibili situazioni militari che in realtà non vengono minimamente riportate dalla stampa e dalle televisioni ufficiali, forse per non allarmare troppo la gente: una di queste, la più pericolosa, forse ancora più pericolosa della situazione del Dombass ucraino, è quella che si sta vivendo e sviluppando attorno alla Transnistria, una striscia di poche centinaia di Km incastonata tra la Moldavia ad ovest e l'Ucraina ad est, dove da decenni sono presenti soldati russi per impedire nuove guerre in quella terra delicata, dichiaratasi indipendente dalla Moldavia ma di fatto non riconosciuta da alcuna Nazione al mondo.


Ebbene, è di pochi giorni la notizia sconcertante che a Capo della Regione di Odessa, confinante appunto con la Transnistria, sarebbe stato eletto nientemeno che Saakashvili, l'artefice della guerra russo-georgiana del 2008, quando diede appunto ordine ai suoi soldati di attaccare un contingente russo e quindi l'Ossezia del Sud, scatenando la reazione russa, che nel giro di appena una settimana scacciò i soldati georgiani inseguendoli fin quasi alla capitale Tblisi.

Adesso di parla di possibili blocchi terrestri e aerei della Repubblica ribelle e quindi di impedimento all'esercito russo di rifornire il contingente, minacciando l'abbattimento di qualsiasi velivolo volasse verso la Transnistria. La Russia ha fatto capire che considererà questi eventuali atti come offensivi contro la Russia, che quindi sarà costretta ad entrare in guerra.

Non so, ma ho il vago sentore che si voglia trascinare la Russia in guerra contro qualsiasi logica, provocandola ora in Libia, ora in Siria, quindi in Ucraina e adesso in Transnistria. Putin finora ha dato dimostrazione della sua immensa pazienza, lasciando cuocere nel loro brodo i fomentatori di guerre, ma sulla Transnistria c'è poco da essere pazienti: qualora il contingente russo venisse attaccato Putin non avrebbe più scelta, l'esercito russo dovrà attraversare da est, sud e nord l'Ucraina, tagliandola come una torta per giungere più velocemente in Transnistria prima che la NATO possa accorgersene, NATO che potrebbe trovarsi di fronte fatto compiuto nel giro di poche ore, più o meno una seconda Crimea ricondotta entro i confini russi senza sparare un colpo.

Ma qui gli eventi potrebbero sfuggire di mano: in sostanza, potrebbe accadere, per la prima volta, che le armate russe potrebbero trovarsi ad un tiro di schioppo da quelle NATO ed allora la scintilla di un allargamento del conflitto potrebbe essere dietro l'angolo.....

Saluti
Vipom

Poteri e trame oscure dietro il fenomeno "migranti"

Non sono uno studioso di flussi migratori e neppure pretendo di diventarlo. Tra l'altro, per sgombrare il campo da qualsiasi equivoco premetto che non sono affatto contro i migranti, né l'Italia lo è.


Fatte comunque queste dovute premesse, bisogna dire che pian piano comincia a farsi largo l'idea che il fenomeno migratorio che ci sta in pratica sommergendo possa essere in un certo senso pilotato non dall'Italia, sebbene dall'estero.

L'Italia certo ha cercato di alzare la voce, ha fatto capire all'Europa che non si può andare avanti così e che essa è chiamata ad accogliere un certo numero di migranti, ma l'UE, pur venendo incontro ad alcune richieste italiane, in pratica ha fatto capire che il peso maggiore di questo colossale problema deve restare in mani nostrane, come se la gestione del fenomeno migratorio dalla Libia fosse un nostro preciso compito e un nostro inalienabile dovere.

Ricordiamo per chi non lo ricordasse che la Guerra alla Libia del 2011, conclusasi con la barbara uccisione di Gheddafi, non è stato affatto un progetto italiano, semmai di altre Nazioni, tra cui principalmente la Francia, che con Sarkozy fece a suo tempo enormi pressioni sull'ONU affinchè autorizzasse un qualche intervento a favore dei rivoltosi anti-Gheddafi. L'ONU accordò soltanto una no-fly zone, di cui comunque le potenze occidentali e l'aviazione francese se ne infischiarono altamente, cominciando non solo ad interdire i velivoli militari libici, ma al contrario intraprendendo in maniera illegittima una campagna di bombardamenti contro le forze del Leader libico, che come effetto logico cominciò a causare anche elevate perdite civili.

Gheddafi aveva ammonito che la Guerra avrebbe provocato un'ondata migratoria biblica, ma allora si perseguiva tenacemente la sua eliminazione e difatti così finì, con tutte le televisioni che mandarono in onda il barbaro assassinio di Gheddafi, che produsse un'ondata di sdegno specialmente in Russia, che si vide per l'ennesima volta tradita dall'ONU e dall'Occidente.

Stante i fatti pregressi, sarebbe facile allora concludere che quella guerra avesse come obiettivo lo scatenamento dell'esodo che si sta verificando adesso, ma non penso che il suo fine dichiarato e premeditato fosse questo, anche se si inserì molto bene in quello che stava montando a quei tempi, in sostanza una resa dei conti tra le Democrazie europee per decidere chi dovesse pagare l'enorme crisi finanziaria che già aveva cominciato a martellare televisioni e media, con annunci di spread, default ecc. di cui mai si era parlato prima di quell'anno fatidico del 2011, l'anno della caduta di Berlusconi e della comparsa di Mario Monti, messo a Capo del Governo italiano in quello che molti ritengono un vero e proprio Colpo di Stato mascherato, tant'è che nessuno in Italia se ne accorse, salvo adesso leccarsi le dolorose ferite.

Ebbene, da quanto precede si può ben capire che l'Italia fu scelta come vittima sacrificale, in pochi mesi la sua autorità e sovranità vennero messe a tappeto, costringendola nel vicolo cieco di forsennate politiche di austerità a favore di banche ed Istituti finanziari europei che ne fecero e ne stanno facendo scempio.

Logico quindi che in queste condizioni, una volta atterrata da formidabili attacchi finanziari e speculativi, l'Italia non ha potuto e non può opporre alcuna resistenza a quello che si manifesta come l'ultimo chiodo sulla sua bara, appunto il fenomeno migratorio di cui si parla, che si palesa quindi come il classico colpo di grazia per affossare definitivamente le resistenze italiane e per piegare in maniera feroce il nostro Stato alle Trame pianificate a tavolino dai Poteri Oscuri che comandano nel mondo in barba a qualsiasi Legge e legittimazione.

Il fatto che all'Italia vengano concessi aiuti e finanziamenti dall'Europa per spingerla ad accogliere sempre più migranti potrebbe rappresentare il famoso Cavallo di Troia per rendere più dolce la medicina amara della nostra completa e definitiva capitolazione come Nazione Libera e Sovrana.

Come ben si vede quindi, qui non si tratta di essere pro o contro i migranti, sebbene pro o contro l'Italia.

Saluti
Vipom

Guerra in Europa tra Stati europei: l'esempio dei "300" di Sparta

Sembra che in Europa siano in atto guerre silenziose dove non si usano più i cannoni, bensì armi finanziarie, bancarie, speculative ecc.

L'esempio della Grecia e per molti versi anche dell'Italia è illuminante: prima si mettono alle strette le Nazioni con spread artificiosi, con azioni di tecnofinanza speculativa, quindi arriva il momento di imporre programmi severi di austerità per rientrare all'interno di parametri stabiliti dai trattati europei e quindi alla fine si esige il pagamento di altissimi tassi di interesse sul debito, minacciando nel contempo di default lo Stato che non volesse sottostare ai diktat europei.

In questa maniera, sia la Grecia, sia l'Italia sono stati posti sotto il tallone di politiche finanziarie spregiudicate che non tengono in nessun conto le reali condizioni economiche delle popolazioni, che anzi vengono gettate sul lastrico, con stipendi e salari da fame, con pensioni stracciate, con un tasso di disoccupazione elevatissimo e via dicendo.

Ormai siamo al paradosso che le popolazioni del Mediterraneo sono in pratica in balia della Germania, della BCE, del FMI e chi ne ha più ne metta.

Quale lo scopo?

Conquistare uno Stato debole, farne bottino di guerra, distruggerne le fondamenta e la sovranità, senza sparare neppure un colpo, il tutto fatto con una moneta anomala, appunto l'Euro, che a quanto pare si presta molto bene a questi giochi sporchi sulle spalle della povera gente, senza più sanità, senza più un'istruzione decente, senza più la capacità di pagare bollette a raffica e persino multe (altra tassa occulta), in maniera che si sta assistendo in Grecia (e l'Italia purtroppo segue a ruota) ad una condizione di miseria senza precedenti.....solo per il capriccio di alcune Nazioni-Guida, appoggiate dalla speculazione mondiale, di potersi finanziare a buon mercato lucrando sulle sofferenze di altri popoli meno fortunati.

Ma la Grecia, come già fatto da altri paesi europei come l'Ungheria, non dovrebbe accondiscendere a questi piani di distruzione della propria economia, dovrebbe rifiutarsi di pagare banche ed enti finanziari sparsi un po' dovunque e quindi mettere alle strette i creditori con la minaccia dell'uscita immediata dall'euro, visto che si tratta di una moneta che non funziona o, se funziona, serve solo gli interessi della Germania.

C'è una scena bellissima tratta dal film “I 300 di Sparta”, dove Leonida scaraventa in un fossato l'ambasciatore del Re di Persia che chiedeva la capitolazione della Grecia.

Certo non siamo più a quei tempi, la civiltà ripudia certi metodi barbari, anche se il mondo occidentale è incappato in diverse barbarie, una tra tutte l'uccisione di Gheddafi, avvenuta senza alcuna autorizzazione da parte di alcuna Istituzione Internazionale, men che meno dall'ONU che aveva solo votato per l'attuazione di una no-fly zone e che invece si trasformò in una licenza di bombardamento del territorio libico, fino appunto all'uccisione sanguinosa di Gheddafi, un atto che penso abbia macchiato per sempre l'immagine della civiltà cristiana dell'Europa.

Ritornando al nostro argomento, concludo dicendo che, appunto con la storia che si ritrova, con il suo illustre passato, la Grecia dovrebbe rifarsi ai suoi antichi fasti e ripudiare le richieste di capitolazione stile militare di UE, FMI e chi ne ha più ne metta.

Saluti
Vipom

300 Questa è Sparta!!!

Terra Domani: Riflessioni sparse sulla corruzione.

In questi giorni si fa un gran parlare del fenomeno della corruzione in merito all’inchiesta romana denominata Mafia Capitale che coinvolge, a quanto pare, una buona parte dei partiti e movimenti politici. Stiamo, pertanto, assistendo ad una specie di gioco dove uno dice all’altro tu hai rubato, io no, e l’altro dice sei tu che hai rubato e io no. Il problema però resta, e cambia poco sul più o meno in quanto le “lire” più di qualcuno se l’è intascate alle spalle di tanti disgraziati. 

La corruzione e collaterali è un fenomeno che esiste dai tempi biblici, per cui, nonostante norme severe e quant’altro, probabilmente, continuerà ad esistere. Si tratta di trovare una qualche soluzione per limitarne i danni che comporta sulla civile esistenza sociale. Va da sé che qualcuno corrompendo per ottenere illeciti benefici personali toglie risorse mettendosele in tasca, poi ne scontiamo socialmente le conseguenze in tutti in quanto le stesse risorse potenziali risultano ridotte 

Come fare per limitare i danni? Una prima domanda che dovremmo porci è come vogliamo che il sistema politico sia portato avanti, visto che la democrazia diretta è di fatto impraticabile (ci sarebbero almeno 60 milioni di opinioni diverse senza giungere a qualcosa di concreto). Riteniamo che la politica vada portata avanti col sistema dei partiti, oppure con un sistema di rappresentanti eletti con l’indispensabile sostegno delle varie lobby, e confederazioni varie? Ovvio che l’eletto tramite il sostegno di una lobby tendenzialmente anteporrà gli interessi di quella lobby, rispetto all’interesse generale della Nazione che teoricamente rappresenta un partito, pur con tutti i suoi difetti 


Dai fatti che si apprendono dalla cronaca, il sistema dei partiti va senz’altro rivisto e aggiornato, ma rappresenta la via più idonea per la gestione della politica rispetto a quelli che potrebbero essere dei rappresentanti eletti in nome e per conto dei vari gruppi di potere, lobby, ecc. Che poi ci sia un bipolarismo, o un insieme di più partiti è un’altra storia. E’ pertanto indispensabile che i partiti esercitino al proprio interno ferreo un controllo sui loro eletti e sull’operato degli stessi, a partire dalle scelte amministrative che vengono fatte dagli eletti stessi. E’ possibile che all’interno dei partiti coinvolti nell’inchiesta Mafia Capitale nessuno dei vari direttivi di partito locale si sia alzato e abbia chiesto chiarimenti? Dando, ovviamente, per scontato che siano i direttivi dei partiti a stabilire le varie scelte amministrative degli Enti che gestiscono. Oppure l’eletto può fare quello che gli pare al di fuori della linea politica del partito, e senza rendere conto al partito stesso? Mi ricordo che diversi anni fa quando si amministrava qualche Comune, anche piccolo, ogni decisione presa dalla Giunta o dal Consiglio Comunale veniva prima discussa in direttivo, e si stabiliva la linea alla quale dovevano attenersi gli eletti. In sostanza se c’era una spesa da fare veniva visto se era necessaria, perché tale spesa ammontava a tot lire, e se c’era il sentore che non fosse "consona" qualcuno chiedeva spiegazioni, e se del caso invitava l’eletto a rivedere il tutto e a ripresentarsi. Sostanzialmente una corretta amministrazione pubblica dipende da quel “buon senso del padre di famiglia” che a quanto pare, ora, è piuttosto lasciato da parte, e spesso dimenticato. E quel “buon senso” deve essere spontaneo. Va da sé che i partiti devono vedere chi candidano, evitando di proporre personaggi spesso improponibili al solo scopo di ottenere voti, e che poi producono più danni che benefici. Ed è altrettanto necessario che gli eletti rappresentino il partito nel quale sono stati eletti, evitando il “senza vincolo di mandato” previsto dalla Costituzione, e qualora non siano più d’accordo con la linea politica del partito si dimettano lasciando il posto al primo dei non eletti. 

Premesso ciò, la responsabilità penale è personale, per cui chi si è fatto corrompere e i corruttori verranno giudicati dalla Magistratura con i relativi tempi biblici. In sostanza o si ripristina quel "buon senso del padre di famiglia” già a monte (interno dei partiti), oppure la Magistratura dovrà occuparsi spesso e volentieri della corruzione ed effetti collaterali.

Dario Calligaro

Il "sogno europeo" è diventato un incubo!

Quando si è cominciato a porre le fondamenta del'Europa Unita, diversi decenni or sono, i padri fondatori erano convinti che si trattava della costruzione di un sogno ed in effetti stavano lavorando con impegno e sincerità a tale encomiabile progetto. C'era alla base di questo sogno l'assunto (purtroppo rivelatosi poi nel tempo mera truffa ai danni dei popoli) che ogni Nazione dovesse svilupparsi all'interno della Nuova Istituzione facendo ricorso all'aiuto reciproco, in modo che ogni Stato, se ce ne fosse stato bisogno, potesse ricevere assistenza dai suoi vicini, con l'obiettivo di uno sviluppo complessivo che eliminasse diseguaglianze, sperequazioni, povertà e miseria, un vero e proprio sogno come si vede...

Man mano che il sogno proseguiva nella notte, però, pian piano emergevano infiltrazioni provenienti da altri sogni sognati da oscuri poteri notturni che cominciarono pian piano, all'insaputa dei padri fondatori (chiaramente turlupinati e ignari), a introdurre leggere devianze impercettibili in modo che fossero accolte senza colpo ferire, che poi divennero veri e propri tradimenti del Progetto Originale, finchè il tutto si trasformò in un vero e proprio incubo con l'introduzione dell'Euro che doveva servire ad amalgamare le economie dei paesi europei e renderle inattaccabili dalle speculazioni e dalle tempeste monetarie e che invece era e si dimostrò un vero Cavallo di Troia per assestare al Vecchio Continente il famoso colpo da K.O.

Non appena ci si rese conto dell'incubo, il sognatore si risvegliò in una realtà fatta di miseria e disoccupazione, con una Europa tutt'altro che amalgamata, dove ognuno fa i suoi interessi a danno degli altri Stati fregandosene altamente del benessere complessivo dell'Intera Unione.

Sorge quindi il sospetto che il Progetto Originario era inficiato all'origine da Qualcuno che già allora lavorava dietro le quinte per distruggere gli Stati Europei e mandarli alla rovina.

Vengono firmati a ruota i trattati di Maastricht, di Lisbona, il Fiscal Compact, il Mes ecc, trattati chiaramente stilati contro gli interessi dei popoli, con i quali l'accentramento dei Poteri in mano alla Commissione Europea e alla BCE fa in modo che vengano svuotati di senso i concetti di Sovranità degli Stati in materia economico-sociale, un vero e proprio Attentato anticostituzionale che passa inosservato sinanche dinanzi agli occhi e alla mente di di era chiamato ad ostacolarlo.

Adesso siamo al vicolo cieco, il sogno è terminato da un pezzo e l'Europa è regredita a livelli inauditi, come minimo agli inizi degli anni '50 del secolo passato, una vera e propria catastrofe.

Se questo era un sogno, un incubo avrebbe fatto di sicuro meno danni, almeno ci saremmo risvegliati prima che esso venisse a compimento.

Saluti
Vipom

L'invasione dell'Ucraina è una questione di settimane?

Secondo molti osservatori, gli ultimi sviluppi della guerra nell'Est Ucraina non promettono nulla di buono. Ormai il dado sembrerebbe tratto. Putin potrebbe varcare il Rubicone da un momento all'altro perchè si starebbe convincendo sempre più che la N.AT.O. non le muoverà guerra se si limitasse solo all'Ucraina, ed anch'io ritengo che in caso di invasione le armate russe avrebbero l'unico scopo di occupare Kiev e quindi di rimuovere il Governo nato da Maidan che i russi considerano usurpatore, nazista e filoamericano.

Ormai non sembrano esserci altre vie di uscita, sicuramente i servizi segreti russi sanno che gli occidentali e l'America si stanno muovendo in forze a favore dell'Ucraina e siccome Putin ha giurato di salvare a qualunque costo le popolazioni del Dombass, il risultato sarà appunto una fulminea invasione che si arresterà a Kiev, a meno che gli Stati Uniti e l'Europa a quel punto non vogliano cogliere l'occasione di un allargamento del conflitto che però penso non converrebbe a nessuno.

E' chiaro che Putin non permetterà mai l'entrata dell'Ucraina nell'UE e nella N.A.T.O., sarebbe un autogol che avrebbe enormi ripercussioni sulla sicurezza russa e persino sulla tenuta del suo prestigio all'interno della Russia.

Tra l'altro, con l'avanzamento sempre più pericoloso dei sistemi antimissili americani in direzione dei confini russi, ritengo che ormai ci siano poche chance di evitare la completa capitolazione ucraina alle armate di Putin, da lungo tempo ormai stanziate ai confini con enormi arsenali che è illogico possano sostare per lungo tempo senza essere prima o poi utilizzati.

Tra l'altro ormai l'accordo di Minsk sembra definitivamente infranto, dai primi di Giugno si combatte aspramente e i morti civili nel Dombass aumentano di continuo, per questo ritengo che prima o poi, se continuassero gli attacchi ucraini contro Donetsk e Lugansk e le controffensive dei filorussi pesantemente armate dal potente vicino, Putin sarà costretto a ricorrere alla forza.

Ma Putin è uno stratega finissimo, ricordiamo che ha preso la Crimea praticamente senza sparare un colpo, aspetterà quindi ancora alcune settimane, forse anche mesi, perchè nel frattempo vuole essere sicuro di farcela, mentre nel frattempo esegue di continuo esercitazioni sempre più precise per testare le ultime modernissime armi in dotazione all'esercito, perchè in ultima analisi saranno queste che decideranno dei tempi e della durezza dell'intervento. Allorchè l'esercito gli fornisse dati certi di una vittoria fulminea, a mio giudizio sarà lì che scatterà l'invasione....che potrebbe comportare, Dio non voglia,  grandi lutti per l'Ucraina ma anche per la Russia, per l'Europa e il mondo in generale.

Ma non credo che qualcuno scatenerà contro la Russia il proprio esercito, perchè allora il tutto si trasformerebbe in un gigantesco conflitto mondiale dal quale nessuno uscirebbe vincitore.

Saluti
Vipom

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