Nella serata di ieri (sabato 14 maggio 2016), ho partecipato all’incontro di presentazione del candidato Sindaco per le prossime comunali di Tarcento, Mauro Steccati, sostenuto da tre liste civiche e dalla Lega Nord. Nel corso dell’incontro, Steccati ha illustrato quelle che saranno le linee guida e le priorità del programma politico amministrativo. Non entro nello specifico, però, un programma o, come dice Steccati, “una serie di proposte”, condivisibile che si può sintetizzare con il partiamo dalla gente e proviamo a risolvergli i problemi (viabilità, sicurezza e quant’altro), o perlomeno a renderli più sopportabili, con le incognite e le problematiche, legate alle nuove UTI (Unioni Territoriali Intercomunali), previste dalla Regione.
Ho avuto modo di incontrare e dialogare con il candidato di Fratelli d’Italia (presente nella lista della Lega Nord), Riccardo Prisciano, giovane preparato, che mi ha favorevolmente colpito. A livello locale, come viene spesso ripetuto, contano le persone, tanto è che il meccanismo elettorale per le comunali privilegia l’espressione da parte dell’elettore della preferenza con l’indicazione del candidato. Per quanto riguarda l’accostamento Lega e Fratelli d’Italia, è ora (anche passata), che la Meloni e Salvini decidano cosa intendano fare da grandi, o meglio: se creare un’alternativa nazionalista moderna, sganciata dal centro, oppure no.
Come da copione ci sono stati gli interventi di Ciriani, Fedriga, Zilli ed altri, che hanno esposto le problematiche attuali sia a livello locale, sia regionale e nazionale, con particolare attenzione al problema
profughi,
UTI, e
riforma sanitaria regionale. L’On. Fedriga, in merito ai problemi legati alla profuganza, ha scordato di dire, però, che i Sindaci possono fare poco o nulla per evitare l’eventuale assegnazione sul loro territorio di profughi, visto che la normativa è nazionale, e la Prefettura assegna le varie destinazioni mediante il bando di gara e relative disponibilità dei partecipanti (cooperative, Caritas, Croce Rossa, e altri). Per cui
un Sindaco non ha la possibilità di dire NO, salvo in caso di non adeguatezza o idoneità delle strutture di accoglienza, o nel caso si possano verificare gravi fatti di ordine pubblico. A meno che a livello nazionale non diano facoltà di scelta alle amministrazioni locali, cosa improbabile dato l’alto numero di ingressi, e da quello che si è capito l’emergenza non sarà proprio un’emergenza, ovvero un evento straordinario di durata limitata, ma destinata a perdurare per almeno una decina di anni. Per cui parte di quanto auspicato negli interventi della Zilli e di Fedriga, è di fatto inattuabile, salvo una
modifica della legislazione a livello internazionale e nazionale.
La sala della trattoria “Al Furlan”era colma, e tutto sommato l’incontro è stato interessante, e perlomeno “poco noioso” come spesso accade in tali occasioni, nonostante i vari dispensatori di sorrisi a 32 denti e le strette di mano di circostanza. Piacevole lo scambio di idee con Ugo Falcone di Fratelli d’Italia, che in passato ebbi modo di apprezzare per le sue interessanti analisi, quale storico militare, sul nazionalismo.
Tarcento. 5 giugno 2016: per chi votare? A chi fa riferimento alla destra, trovarsi di fronte il simbolo della Lega Nord e di Fratelli d’Italia, è un po’ votare turandosi il naso, come disse in un tempo oramai passato Indro Montanelli. D’altronde, trattandosi di comunali, e che da qualche parte bisogna pur ripartire nell’attesa che i capoccioni nazionali decidano cosa fare, va data priorità alla competenza e capacità delle persone che andranno ad amministrare il Comune, e non tanto ai simboli di partito.
Riccardo Prisciano, secondo me, ha tutte le qualità per svolgere al meglio il compito, spesso ingrato, dell’amministratore locale.
Saluti
Mstatus