Tricesimo, Guitar Sketch Trio.

Simpatico sketch musicale nella tarda mattinata di oggi, Domenica 28 settembre 2014, in Piazza Ellero a Tricesimo nell’ambito della nona edizione della manifestazione “Madame Guitar”. Il concerto, previsto inizialmente alle ore 11,30, è iniziato circa un’oretta dopo a seguito del protrarsi della Messa grande domenicale con successivo matrimonio, allietato del suono festoso delle campane che non consentiva di iniziare l’esecuzione dei brani ai chitarristi presenti.

Una scenetta divertente nella quale i chitarristi iniziavano a suonare, dovendo poi interrompersi all'improvviso al suono delle campane. Da spettatore sono rimasto piuttosto divertito da tutto l’insieme del momento, e mi sono ritornati alla memoria i personaggi di Giovannino Guareschi con le vicende di Brescello. Ricordo che “Candido” il quindicinale di satira fondato proprio da Giovannino Guareschi, è tornato in stampa recentemente..

Il “Guitar Sketch Trio” con i chitarristi Michele Pirona e Andrea Maurizi, ha aperto il concerto con un fantastico e indimenticabile “Guitar boogie” eseguito in modo magistrale, oltre che divertente, al quale sono seguiti alcuni brani di fama mondiale, compreso una ”Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550” di Mozart in una versione per chitarra molto gradevole all'ascolto.

Successivamente Marina Bargone, accompagnata alla chitarra da Michele Pirona, ha presentato alcuni brani di colonne sonore da film. Ottima l’interpretazione di “These Boots Are Made for Walking” da Full Metal Jacket di Stanley Kubrick.

Un piacevole intermezzo allietato dalla musica dal vivo delle chitarre e della voce di Marina Bargone, e dal divertente fuori onda con la scenetta alla "Candido" di Giovannino Guareschi, col suono delle campane. Complimenti allo "Guitar Sketch Trio", a Marina Bargone per le ottime interpretazioni, e a Gianfranco Lugano che dalla console ha permesso di apprezzare in modo piacevole e avvincente le varie sonorità.

Dimenticavo: Auguri agli sposi accolti da un caldo applauso da parte dei numerosi presenti.

Saluti
Dario Calligaro

Relazioni pubbliche: Sono iscritta a una facoltà inutile perché desidero fare un lavoro altrettanto inutile.

Essendo iscritta a diverse pagine utili agli studenti che frequentano Uniud, spesso mi capita di ritrovarmi la bacheca Facebook zeppa di informazioni universitarie. Stamattina la mia attenzione è stata catturata dal post di un ragazzo, studente di giurisprudenza, che chiedeva disperatamente aiuto a chiunque lo potesse aiutare nella ricerca di un impiego che gli sarebbe servito a pagare le tasse universitarie,dato che si trova nel nostro paese senza il supporto economico dei suoi familiari. Allora mi sono messa a pensare a quanta gente si iscrive all’Università perché “non ha voglia di andare a lavorare” o di quanti studenti sento dire “questo esame lo darò; per questo non mi sento pronto/a,mi ritiro; mi laureerò un giorno,nel duemilaecredici” e così via. Insomma, l’italiano medio, incluso il giovane, si lamenta perché non trova un impiego, ma allo stesso tempo è lui stesso l’artefice della sua situazione. 

Poi,invece, c’è chi come questo ragazzo vorrebbe fare molto, ma non ne ha i mezzi. Io, che a parere di molti sono iscritta a una facoltà inutile perché desidero fare un lavoro altrettanto inutile che mi frutterà uno stipendio “da fame” , almeno non pratico lo sport del “mi lamento perché lamentarsi è meno faticoso del darsi da fare” e cerco di trarre beneficio da tutte le esperienze che sto facendo e che mi troverò ad affrontare in futuro.

Finché l’ambizione massima dell’italiano medio sarà giochicchiare con il pollice sulla tastiera dello smartphone per compiangere la propria situazione e inveire contro la politica del paese che offre scarse possibilità di lavoro per la gioventù , la strada verso la realizzazione personale sarà a senso unico, con un dirupo finale. 

Sicuramente è molto più semplice lamentarsi passivamente.

Saluti
Guest Post di Sonia Calligaro