Terra Domani - Media: un giro di Valzer?

Oggi, 28 dicembre 2013, i media locali del Friuli VG si sono premurati di informarci del suicidio di un operaio di 54 anni del Consorzio Latterie Friulane che, probabilmente, temeva per il proprio futuro non vedendo all’orizzonte alcuna luce, e della visita a Lignano del Ministro dell’Integrazione che ha proclamato di dar battaglia per il 2014 sullo “ius soli”.


Interessante l’articolo del Messaggero Veneto sul caso dell’operaio suicida dove ad un certo punto c'è scritto: “Nello stabilimento la tensione è altissima e i sindacati temono di non riuscire più a gestire la protesta”. Parole un tanto al chilo! Un po’ come andare al mercato a prendere un chilo di broccoli o di zucchine. Qualcuno ritiene, forse, che Madame la Guillotine entrerà in funzione? 

Mentre a Roma continuano a parlare di luci, e addirittura alcuni di Forza Italia tentano di far come propria l’iniziativa proposta da altri del “boicottiamo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica spegnendo la TV”, la situazione sul campo continua come al solito con disoccupati, difficoltà economiche, suicidi, e via di seguito. Tutti pronti a dire facciamo qualcosa, ma che facciamo? Ora si parla addirittura di elezioni. Tutto cambi perché nulla cambi?

In serata, per compensare alla grave situazione in cui si trova il nostro Paese, i TG hanno dedicato una serie di servizi sui saldi che sono iniziati in anticipo. Delle eccitate giornaliste televisive hanno intervistato delle altrettanto eccitate passanti per chiedere che cosa ne pensassero degli sconti del 50% o giù di lì. Ci stiamo immersi fino alla testa ed un pezzo più su, ma che ce ne frega dei saldi, o dello “ius soli”? Quale sarà il nostro destino? Ricevere un paio di metri di corda gratis con la quale impiccarci per la disperazione?

Mentre i “pochi che hanno molto” mangiano, bevono, e diventano sempre più grassi, a noi pare di essere sul Titanic mentre sta affondando coi media che ci suonano la marcia funebre! 

Giornalista: Signora che ne pensa dello sconto del 40% sulle mutandine? Signora: un'ottima iniziativa, riesco a prendermene sette paia, così me le cambio una volta al giorno! Sindacalista: la pentola bolle, ma temo di non riuscire più a tenere duro il coperchio! Passante: Ma che è questo "ius solI"? Per non sbagliare meglio prenderne due chili ora che sono iniziati i saldi!

Terra Domani FVG
Dario Calligaro 

Operaio delle Latterie si toglie la vita: temeva di perdere il posto
Il ministro Kyenge in Friuli: darò battaglia sullo ius soli

Udine - 14 Dicembre 2013, ore 18,00: la protesta continua!

Al di là di ciò che hanno scritto, scrivono e/o scriveranno i vari giornali, compreso il Messaggero Veneto, o verrà detto ai vari TG, oggi, 14 dicembre 2013, a Udine, con partenza da Piazzale Osoppo, hanno sfilato pacificamente per le vie della città fino a giungere a Piazzale Venerio, circa un paio di migliaia di persone. Persone comuni di ogni estrazione sociale e, probabilmente, di ogni colore politico con la voglia di rimboccarsi le maniche e iniziare a fare qualcosa per questo nostro Paese che pare stia affondando giorno dopo giorno sempre di più. 

Mi è capitato di ascoltare varie storie personali sulla perdita del lavoro con tutte le relative conseguenze. Storie di ognuno di noi, e ho notato che una speranza per il futuro sul campo non si vede, nonostante le varie sparate sulle luci della ripresa da parte dei nostri governanti e politici. Si vedono, però, molto bene i densi nuvoloni neri che si stanno addensando su quello che oggi ci appare un orizzonte cupo e desolato. Vien da pensare: oggi è capitato a te, ma domani può capitare a me. Ci stiamo tutti immersi fino alla testa ed un pezzo più su. 


Questa è la situazione sul campo: siamo messi male e ora sono in molti a prenderne coscienza, e a iniziare a dirlo, manifestando la propria disperazione pubblicamente. Quale futuro ci attenderà? Al momento non ci è dato di saperlo, l’unica cosa certa è che i “pochi che hanno molto” continueranno a mangiare, bere, e vivere nella gozzoviglia e crassa crapula, mentre i “molti che hanno poco” dovranno stringere la cinghia ancora di più.

La protesta continua e mercoledì prossimo, 18 dicembre, i manifestanti si recheranno a Roma per portare la voce del malcontento popolare direttamente a quei signori politici che, non avendo più un contatto diretto con la realtà che sta vivendo il popolo, si divertono a togliere dalle tasche quello che non c’è più, ovvero i soldi.

Uomini, donne, giovani, padri e madri di famiglia coi loro bambini, che sulle proprie spalle stanno vivendo la fine della crisi e l’avanzare della miseria.

Qualcuno di lor signori si rende conto di quale futuro spetti ai nostri figli? La delega data ai signori della politica, a quanto pare, visto il malcontento generalizzato, è stata mal risposta. Che sia giunta l’ora che il popolo si riprenda la Sua sovranità?

Il balletto dei numeri sui partecipanti? Domani assisteremo al solito mercato delle vacche. A proposito, al corteo io c'ero, e tu?

"E noi bambini? Non sapremo cosa faremo da grandi, se continua così è inutile che ce lo domandi"

Saluti
Mstatus

Terra Domani - Cabaret: che faccio, monto su?

Un tempo al cabaret venivano presentati gli argomenti di attualità politica misti ad una buona dose di satira o, perlomeno, ironia e più o meno qualcosa si riusciva a capire. Oggi, nel mondo dei media, ci ritroviamo con una grande confusione: miliardi di informazioni, senza capire nulla. Carta stampata, televisioni, radio, opinionisti, editorialisti si danno da fare in tutti i modi possibili ed immaginabili più che altro per fare audience, piuttosto che per fornire un’informazione. 

Poco fa al TG, ad esempio, una compunta giornalista televisiva in tenuta da lacrima facile, riportando il fatto dell’alluvione a Pescara, riferiva: come sapete una signora è morta intrappolata nella sua auto in un sottopasso... Sapete? Gentile Signora, ma non è lei che dovrebbe informare? Le pare che non sapessi della signora morta? Però, se sapessi già tutto prima, avrei già preso il 6 al Superenalotto ed ora non sarei qua.


A Roma, città eterna, intanto dicono metti l’IMU, togli l’IMU, metti quello, togli questo e si inventano, pure, una serie di sigle da siluro della Seconda Guerra Mondiale. Recita politica sullo stile del “dai la cera, togli la cera” celebre scena del film Karate Kid? Tra un morto e l’altro, un’alluvione e l’altra, i piccoli che chiudono, la disoccupazione che aumenta, e tutto l'ambaradan, la politica nostrana si preoccupa, oltre che di togliere dalle tasche quello che già non c’è (i soldi), di complicare la vita ai disgraziati di turno con scadenze su scadenze, e confusione su confusione. 

Meno male che c’è la ripresa, tutti "magnano" e bevono, e si divertono al cabaret!

Se pure cado giù, rimonto su. Ma che Lor Signori ci facciano il piacere, almeno osservino un rispettoso silenzio.

Un po' di cabaret?

Dario Calligaro

Terra Domani - Politica: un sistema perverso?

La Politica, questa sconosciuta, in teoria dovrebbe occuparsi di risolvere i problemi dei più. Terra a terra, esemplificando, se oggi devo pagare mille euro di bollette e ho grosse difficoltà a reperire la liquidità, la politica dovrebbe fare in modo, prima, di permettermi di riuscire a pagare poi, possibilmente, di pagare di meno. Già da ora se si riuscisse a far fronte a tutte le scadenze, al posto di fare una scelta (pago uno o pago l’altro), sarebbe un bel passo avanti e potrebbe rappresentare una speranza per il futuro del nostro Paese. In sintesi, la Politica, dovrebbe portare ad una sorta di equità sociale permettendo, in generale, di condurre un’esistenza dignitosa coi frutti del proprio lavoro.

In realtà, a naso, si ha la sensazione che la Politica si adegui al potere perverso e ai voleri della grande finanza mondiale. Un potere diabolico che al posto di mettere per prima la persona, preferisce il puro profitto, alla faccia dell’equità sociale per i molti. 

La tanto decantata “globalizzazzione” che ha prodotto? Un sistema perverso nel quale l’intera ricchezza mondiale è di fatto concentrata nelle mani di pochi “banchieri” che si arrogano il diritto, nel nome del puro profitto e nel pieno disprezzo della vita umana altrui, di stabilire chi deve vivere, e chi deve morire. Per fare un esempio: oggi voglio guadagnare qualche miliardo in più, riduco la produzione mondiale di grano di un terzo e ne triplico il prezzo fregandomi totalmente se nel frattempo qualcuno ci lascia la pelle perché non riesce a sopravvivere. La cronaca riporta spesso fatti di suicidi da disperazione o altro. Lo vediamo tutti i giorni sia con la costante chiusura in media di 200 piccoli imprenditori, sia con la costante cessione delle nostre imprese nazionali agli stranieri. Nel frattempo i banchieri nostrani, alquanto restii a concedere i finanziamenti che ridarebbero una probabile speranza all’economia nazionale, continuano ad ingrassarsi e a vivere nella crassa crapula, mentre qualche imprenditore disperato preferisce tirarsi un colpo in testa perché non riesce più ad andare avanti e giunge alla conclusione che la vita non valga più la pena di essere vissuta. A livello di ipocrisia, potrebbe pure succedere che i banchieri nostrani, dopo aver ipoteticamente negato il finanziamento all'aspirante suicida, poi versino lacrime di coccodrillo apprendendo che la raccomandata AR inviata dal loro servo di turno ha prodotto un nuovo cadavere.


Niente di nuovo sul fronte occidentale, rientra tutto nella statistica delle perdite accettabili. 

Le tipicità locali e le tradizioni nazionali sono state annientate nel nome della globalizzazzione. Il sistema capitalista occidentale messo in piedi da questi signori banchieri, sempre più grassi, non potrà reggere ancora per molto e imploderà su sé stesso. Nel frattempo, mentre la Politica a Roma blatera sulla ripresa, le nostre tasche sono vuote e all’orizzonte non si intravedono segni positivi.

In un ipotetico ordine futuro mondiale non ci potrà essere alcuno spazio per questi perversi banchieri che come la malerba contaminano tutta la nostra società e, probabilmente, le politiche degli stati nazionali. Perversi banchieri che richiamano alla mente il personaggio di Napoleon nel noto romanzo “La fattoria degli animali” di Orwell.

I “pochi che hanno molto”, mangiano, bevono, e vivono nella crassa crapula, i “molti che hanno poco” continuano a tirare la cinghia senza vedere luci nel buio del loro futuro. La ripresa con oltre il 41% di disoccupazione giovanile e tutto il resto? Appare piuttosto lontana. E’ più probabile che arrivi per prima la Parusia, al posto della tanto propagandata ripresa.

Dario Calligaro

Terra Domani - Fin che la barca va?

Mentre il nostro Paese sta affondando sempre di più, e tanti parlano impropriamente di rivoluzione confondendola con quella che un momento passeggero di rabbia popolare, a Roma continuano a giocare con la decadenza. Man dritta e man storta. Si discute a più non posso sulla decadenza da Senatore del Cavaliere, scommettendo se ci sarà un ulteriore rinvio o meno. Nel contempo si vede quale possa essere l’appoggio al Governo Letta in generale, e in particolare sulla cosiddetta legge di stabilità. Stabilità che a naso pare sia tutto fuorché una “stabilità” o, perlomeno, una speranza per il futuro di tutti noi comuni mortali.

Decadenza: Voto o non voto? Il Paese è in una fase delicata, eppure chi ha ricevuto la delega dalle urne elettorali pare si occupi di altro, anziché cercare di migliore almeno di un po’ la situazione generale, e in particolare la situazione dei “molti che hanno poco”. E’ una situazione grottesca con un continuo buttare fumo negli occhi. Le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, le aziende continuano a chiudere, le tredicesime per molti, almeno dalle previsioni, forse non ci saranno per mancanza di liquidità, i consumi calano e cala pure il PIL. Quale sarà lo scenario futuro? Si ha la sensazione che nulla di buono possa arrivare dai densi nuvolosi neri che appaiono all’orizzonte cupo e desolato.


Eppure la politica pare abbia altre priorità. Pare si occupi di tutto, fuorché di ciò che serve a noi comuni mortali. Il Governo del “tutti assieme appassionatamente” sarà legato, nonostante si faccia di tutto per negarlo, al voto di decadenza del Cavaliere? Ora, come ora, ci siamo immersi fino alla testa ed un pezzo più su, che ci cambierebbe se casca il Governo o al Cavaliere prorogano il voto di decadenza? Nulla! Avremmo sempre le stesse bollette da pagare e l’oramai diffusa difficoltà ad arrivare a fine mese.

Ad aggravare la situazione ci si mette pure il meteo con la tragedia dell’alluvione in Sardegna. Le solite lacrime di Stato, ben riprese con lo zoom dalle telecamere per i vari TG, ma in concreto si può presumere che ci sarà la trafila alla quale abbiamo assistito in occasione di precedenti calamità naturali.

Siamo ben messi, e domani è un altro giorno oramai non funziona più!

Terra Domani FVG
Dario Calligaro

Nostalgici: Che ore sono? Cipolle!

Girovagando sul web alla ricerca della speranza perduta, mi sono imbattuto in una notizia un po' curiosa. Sul terribile social Fb un politico del Pdl di Porto Torres dice: «Marcia su Roma gloriosa». Forse un po' di nostalgia di tempi oramai relegati al giudizio della storia, più che della politica?

Ho già avuto modo di scrivere in precedenza qualche riflessione sui nostalgici. Oggi parlare di destra e sinistra secondo schemi vecchi di quasi cento anni, è anacronistico. Esiste un Sistema di "Banchieri" che concentra nelle mani di pochi l'intera ricchezza mondiale, e un Antisistema che tenta di contrastare i potenti "Banchieri" padroni del pianeta, cercando di riportare una fiammella di amor proprio nazionale e, soprattutto, un po' di equità sociale. Punto! Questi pochi, tra l'altro, si arrogano il diritto di decidere per tutti gli altri chi deve vivere e chi deve morire nella pura logica del profitto.

Le condizioni socio economiche di oggi, non sono quelle degli anni venti. E a meno che, qualcuno, non abbia bisogno di un paio di occhiali nuovi, è sotto gli occhi di tutti. Oltretutto qualcuno dovrebbe ripassarsi un po' la storia e vedere chi chiese insistentemente a Mussolini di fare e, addirittura anticipare, la "Marcia su Roma". Oppure si pensa che sia stata possibile effettuare la "Marcia su Roma" senza avere il sostegno (soprattutto finanziario), di una parte "pesante" della società? O che l'aiutante di campo del Re non abbia consigliato allo stesso Re di non dichiarare lo stato di assedio così tanto per sport? Per il lettore poco accorto: in sostanza, chi cacciò le lire? Chi ebbe l'interesse a farlo? E quale fu la posizione e l'interesse dei "poteri forti"? Ma questa è un'altra storia.

Per cui continuare con nostalgie, secondo me, è soltanto folklore. Carpe Diem! E l'attimo l'ha colto, ad esempio, l'amministrazione comunale di Predappio dove con la nostalgia ed il folklore si è dato un nuovo impulso all'economia locale permettendo agli abitanti locali di poter campare. Per il resto, oggi, le condizioni sociali sono assai diverse rispetto agli anni della "Marcia su Roma", a partire dai media che non sono più quelli dell'epoca. Per curiosità, cercatevi su Youtube i filmati dell'Istituto Luce originali (ce ne sono diversi), vedeteli e paragonateli a quella che è la realtà odierna.


Per carità, si può scrivere o dire tutto ciò che si vuole, ma non è detto che qualcuno, poi, leggendo ci creda disponendo di tutta una serie di nuovi media a partire da internet. Tra l'altro l'attenzione popolare è stata portata gradualmente da parte del cosiddetto capitalismo occidentale verso il "superfluo", piuttosto che verso l'essenziale come accadeva negli anni venti. Negli anni venti uno pensava essenzialmente al mangiare (quando ci riusciva), oggi pensa, più che altro, a mantenere il superfluo. Oggi è più probabile una "rivoluzione" se viene tolto il cellulare o se non si riesce a fare la ricarica con lo sconto, piuttosto che una "guerra" per il pane o per una condizione di vita più dignitosa. Neppure i dati ISTAT sull'aumento della povertà in Italia riescono a smuovere le masse più di tanto. Qualcuno di voi, con oltre il 40% di disoccupazione giovanile, vede forse i giovani lottare per il loro diritto ad un'esistenza più dignitosa? A me non pare. La mobilitazione giovanile si nota, però, negli assalti ai negozi quando c'è l'uscita di un nuovo modello di cellulare.

Siamo proprio sicuri che chi si dichiara fascista o antifà e lancia slogan un tanto al chilo presi al mercato col tre per due, sappia poi che cosa significhino quei termini? O, perlomeno, di che cosa stia parlando? Se qualche movimento fortemente nazionalista va e parla dello strapotere dei banchieri (problema attuale che ha portato già a diversi suicidi), si ritrova un coro di "bella ciao" e in risposta parte, forse, una serie di "saluti romani". E che c'entrano "bella ciao" o un quantitativo ics di "saluti romani"? A livello di pensiero equivale a chiedere che ore sono a qualcuno,  e quello risponde cipolle, carote o patate.

La finiamo col folklore e iniziamo a dare delle risposte politiche concrete e, soprattutto, fattibili per cercare di non far affondare il nostro Paese? Oggi le agenzie di stampa battono la notizia che ci sono segni di ripresa. Sul campo, però, non si vedono.

In compenso sappiamo che il voto sulla decadenza da Senatore del Cavaliere sarà palese. Ma chissenefrega!

Saluti
Mstatus

Allarme Rosso! Voto palese o voto segreto?

I dati sull’economia reale non sono molto confortanti. Oggi abbiamo riportato un paio di agenzie dove si dice che il PIL nel terzo trimestre è diminuito ancora e che il disagio delle famiglie è in aumento. Niente di nuovo sul fronte occidentale come dice il titolo di un celebre romanzo di Erich Maria Remarque.

Nel frattempo, a Roma, i grandi statisti nazionali si stanno dilettando con il gioco della man dritta e della man storta sulla decadenza da Senatore del Cavaliere. Voto segreto o voto palese? Quasi quasi pare uno dei tormentoni estivi tipo “La Vida Loca” o altro. All’allevatore che va in stalla alla mattina a mungere le vacche o all’agricoltore che va nel campo quanto glie ne può fregare della decadenza? Al piccolo artigiano o commerciante che va al laboratorio o al negozio quanto glie ne può fregare della decadenza? All’operaio che oggi va al lavoro e domani non sa se si ritrova con lo stabilimento trasferito a Puca Puca quanto glie ne può fregare della decadenza?

Nel più perfetto stile da manuale, cavalcando l’onda dell’audience, i media buttano in pasto all’opinione pubblica, spesso poco accorta, la decadenza, il voto, la successione famigliare al trono di Forza Italia, ecc. ecc. Un sacco di notizie che di fatto sono irrilevanti per i problemi quotidiani dei molti che hanno poco, ma che probabilmente potrebbero far felici i pochi che hanno molto. Le notizie sulla reale situazione in cui versa il Paese, passano, invece. piuttosto in sordina. Almeno buttassero la pasta al posto delle notizie “frou frou” un tanto al chilo o in offerta col tre per due.

Intanto continua l’agonia: le piccole imprese continuano a chiudere, le tasche sono vuote, le bollette aumentano, i consumi calano, e chi più ne ha ne metta.

Ma ci facciano il piacere, la smettano di prenderci per le natiche ! Che ci resta oltre alla solita retorica trita e ritrita ? Forse un "piove governo ladro" ? Per il resto, niente di nuovo sul fronte occidentale, sempre la solita sbobba…

Saluti
Mstatus

Io leggo, tu leggi: Reato di immigrazione clandestina?

L'amico Fabrizio Vinci fa una serie di riflessioni interessanti su InfoOggi con "Immigrazione: inopportuno abolire la Bossi-Fini"

Secondo me, il punto non è tanto la Bossi-Fini che di fatto si è rivelata una legge inutile visto che gli sbarchi di immigrati clandestini non sono cessati, anzi pare che siano in aumento, ma piuttosto la incapacità di effettuare i rimpatri. Per cui se una legge di fatto risulta inutile che si lasci, o si tolga fa poca differenza. Ovvio che serva una legge per dare quelle quattro direttive essenziali, ma tale legge non serve a nulla se poi nei fatti risulta inapplicabile.

La polemica politica, montata in questi giorni ad arte dai buonisti da salotto che spandono lacrime di stato a manetta a beneficio delle telecamere di turno, sul reato di immigrazione clandestina è del tutto irrilevante visto che per i clandestini si modifichi il reato o meno è previsto il rimpatrio. Tra l'altro considerare "reato" probabilmente intasa la giustizia e le carceri per nulla, salvo far lavorare i cervelloni governativi per  adottare un indulto e/o amnistia per liberare un po' di posto.

Per i clandestini, quelli che arrivano senza documenti dopo averli, probabilmente, buttati per strada o meglio in mare per non farsi identificare, ci deve essere il rimpatrio "effettivo" entro 7 giorni. Non il rimpatrio un tanto al chilo rinviato alle calende greche. Una settimana è più che sufficiente per dare eventualmente un primo soccorso e organizzare il viaggio di ritorno al mittente. Alla fine ci costerebbe di meno, più che tanti giri per tribunali, ecc.ecc.   

Non mi si venga a dire che nessuno sa da dove sono partiti e altre palle varie, quando i satelliti sono in grado di dire se uno è al gabinetto seduto sul water. 


Si tolgano le missioni all'estero e si usi l'esercito, tanto lo dobbiamo pagare lo stesso, e si facciano i rimpatri. Se uno è motivato a chiedere l'asilo politico non butta i documenti per strada, anzi ha tutto l'interesse a farsi identificare per poi chiedere asilo come rifugiato. Se poi, per i clandestini, lo stato dal quale sono partiti non li rivuole, gli si dice a quello stato: caro amico, da qui sono partiti e qui te li lasciamo. Fai storie per riprenderteli? Bene! Ti tagliamo i viveri.

Basta col buonismo da salotto, ne abbiamo piene le scatole. Le tasche, invece, ce le hanno ulteriormente svuotate con lo stanziamento di 190mln di euro per l'emergenza immigrazione. Qualcuno glie lo dica anche alla vecchietta che con 500 euro al mese di pensione (meno di 20 euro al giorno), deve rinunciare allo sfizio di mezzo etto di prosciutto cotto in più perché non ha il soldi per acquistarlo.

Le lacrime di stato raccoglietele tutte assieme in una ampollina e utilizzatele per qualche strano rito del tipo "padano".

Siete in grado di effettuare concretamente e non a chiacchiere i rimpatri entro 7 giorni dei clandestini? Si o NO. Punto! Il resto è puramente accademico e argomento di discussione nei salottini bene dove c'è soltanto la puzza sotto il naso. Ma ci facciano il piacere!

Saluti
Mstatus

Ostuni: un imprenditore (agricolo) si suicida in una masseria.

Foto da Lettera43
Complimenti ai nostri governanti che nel mentre sono occupati a stabilire se il Cavaliere debba andare ai servizi sociali presso il centro "Ninì Tirabusciò" o il centro "Aspetta e Spera", tra una lacrima di stato e l'altra il tutto ben ripreso dalle telecamere per far sciogliere come dei panetti di burro al sole i telespettatori in un pianto dirotto, pare si dimentichino che i suicidi da disperazione continuano. La crisi c'è e la miseria sta avanzando ogni giorno di più. Grazie per aver aumentato l'IVA, e tantissime grazie, anche, per il prossimo probabile aumento delle accise sui carburanti e tutto il resto.

Con tutte queste manovre, voi continuerete ad aver garantito il vostro compenso, e noi tireremo la cinghia sempre di più con qualche suicidio da disperazione in ordine sparso. Che volete che sia un suicidio da disperazione qua o là? Rientra nelle perdite umane accettabili? Potrete, inoltre, continuare a fare gli splendidi coi soldi degli altri, con le missioni all'estero e con l'emergenza immigrazione. Clap, clap clap: ma che bravi ! Che è un suicidio da disperazione un giorno sì e un giorno no? Se volete fare gli splendidi iniziate a passare le casse la morto e relative spese servizi funebri per i suicidi gratis. Tanto voi di soldi ne avete, per cui cominciate a cacciarli.

Lor signori comincino a scaricare un po' di lacrime a fontanella anche in questi casi. Non si preoccupino, gli faremo avere le telecamere pronte per riprenderle (le lacrime) e l'audience sarà assicurata!

Saluti
Mstatus

Una settimana di ordinaria follia?

Nella scorsa settimana si è fatto un gran parlare della situazione politica venutasi a creare nel Paese con la verifica sulla fiducia al Governo Letta. Fiducia votata, tra l'altro, anche dal PDL nonostante dimissioni e altre facezie varie. Tutti assieme appassionatamente, dunque, meglio il certo che andare alla ricerca dell'incerto quale fosse il "Vello d'Oro"? Lo spauracchio delle elezioni anticipate si sta allontanando, nel contempo ci becchiamo l'aumento dell'aliquota ordinaria dell'IVA, e con tutta probabilità, almeno dalle premesse, anche le misure studiate per evitare l'aumento dell'IVA. In sostanza il danno, oltre alla beffa. Resta il fatto che, comunque, il Governo appena "fiduciato" resta sempre un po' sul ballerino andante con moto. Basterà un colpetto di vento e puff, via giù? Evviva, evviva la legge di stabilità!

Dopo la fiducia, il Paese è rimasto scioccato dalla tragedia degli immigrati clandestini morti nel recente tentativo di sbarco a Lampedusa.  Lacrime di stato versate e ben riprese in primo piano dalle telecamere per la curiosità morbosa dei telespettatori, e voci rotte dalla commozione, con grandi discorsi a modulazione vocale di frequenza. Vediamo se l'Unione Europea si deciderà a mettere in piedi qualcosa per dare una mano al nostro Paese per il problema sbarchi. Se non ricordo male, la risposta data fino adesso dall'UE, mi pare sia stata: problema vostro. Tra l'altro oggi, ad esempio, il Messaggero Veneto, ma probabilmente anche altre testate, titola a caratteri cubitali: "I superstiti indagati come clandestini"; con l'aggiunta delle considerazioni dei signori della politica romana e dell'articolista. "Vergogna, colpa della Bossi-Fini, ecc. ecc.", dicono gli eletti e ben pagati rappresentanti della nostra democrazia, ma in concreto cosa fanno per risolvere il problema? Oltre a piagnucolare?  Ci si chieda come mai, nonostante esistano ancora stracci di accordi internazionali coi paesi di origine dell'immigrazione clandestina, ci sia un aumento di partenze di poveracci in cerca di una speranza che spesso nel tentativo di trovarla ci lasciano la pelle. Cui prodest? Alla partenza nessuno si accorge che tot persone si raggruppano per l'imbarco su qualche bagnarola per lasciare il paese di origine e andare in cerca di fortuna? Le autorità locali chiudono un occhio o li chiudono tutti e due?

I soldi sono finiti ed è, pure,  finito il momento delle chiacchiere, ora servono i fatti, ma fatti concreti non cose campate in aria. Con 200 piccole e medie imprese che chiudono ogni giorno, l'aumento della disoccupazione, cifre da capogiro per la disoccupazione giovanile, e chi più ne ha, ne metta; esauriti i "risparmi dei vecchi", ci sarà poco da blaterare o starnazzare, ma saranno probabili volatili amari.

Come nota umoristica, ora, a quanto parrebbe, il Cavaliere finirà ai servizi sociali?

A proposito i soldi spesi e che si stanno spendendo per le missioni all'estero, così, tanto per fare gli splendidi, a che sono serviti e a che servono? Qual è l'immagine del nostro Paese all'estero? Al di là della retorica spicciola, il fatto certo è che non siamo in grado di gestire l'emergenza immigrazione. Zero risorse e CIE simili a campi di concentramento? Con l'aggiunta dell'incapacità di rimpatriare gli immigrati clandestini con il foglio di via? Siamo territorio di passaggio?

"Tutti Assieme appassionatamente" in fila longobarda e attraversiamo lo cavalcone. Abbiate fede, la mano di Dio reggerà lo cavalcone... (Cit. adattata dall'Armata Brancaleone alle crociate).

Saluti
Mstatus

PDL: E' arrivata la bufera, è arrivato il temporale, chi sta bene e chi sta male.


Bufera in casa del centro destra in generale e del PDL in particolare. Dopo il ritorno a Forza Italia, il Cavaliere ha bisogno di contare i numeri. Chi gli resterà fedele e chi lo tradirà? Alcuni dei Ministri dimissionari del Governo Letta non sono più tanto convinti della strategia posta in atto dal Cavaliere meglio conosciuta come la "linea dura". Dimissioni di tutti quanti e elezioni anticipate non appena fatte due o tre cosette compresa la famigerata Legge Elettorale causa di tutti i mali e tormentone nella scorsa campagna di febbraio e ancora non partorita.

Nel pomeriggio di oggi, però, Alfano e Lupi sembra abbiano puntato i piedi e che per domani in aula Alfano abbia chiesto al PDL di votare compatto la fiducia al Governo Letta, governo del "tutti assieme appassionatamente".

Il Cavaliere sta, forse, perdendo il controllo sul suo partito? Domani ci sarà la verifica in aula, se il PDL voterà compatto la fiducia al Governo Letta (si parla di farlo durare fino al 2015), la spaccatura sarà evidente, altrimenti l'avrà vinta il Cavaliere e a quel punto tanto vale andare a nuove elezioni subito legge elettorale o meno. Ai molti che hanno poco, comunque, non cambia nulla, salvo stringere la cinghia ancora di più.

I dati sull'economia non sono confortanti, si parla di disoccupazione giovanile al 40%. E la politica che sta facendo in merito? Ci troviamo con un centro sinistra traballante e con un centro destra in piena bufera e temporale. A destra c'è un tentativo, da parte delle due forze stampella del Cavaliere, di creare un'area a sé stante che, comunque, per passare in caso di elezioni dovrà per forza andare in coalizione con Forza Italia facendo da solita stampella al Cavaliere.

Le destre fanno di tutto pur di battere le sinistre, e le sinistre fanno di tutto pur di battere le destre. Ma al cocco di turno, quello che ogni giorno deve campare stringendo sempre di più la cinghia, qualcuno ci pensa? Tralasciando la protesta raccolta dal M5S, c'è poi l'area dello zero virgola che pare faccia di tutto fuorché capire perché, proprio gli elettori, non la votino, rispetto, ad esempio, a quanto accaduto in Austria dove il partito del compianto Jörg Haider nelle recenti consultazioni è salito a circa il 22%. Per non parlare, poi, del Front National di Marine Le Pen che in Francia sta volando nei sondaggi.

E' arrivata la bufera, è arrivato il temporale, chi sta bene e chi sta male. Situazione alquanto confusa che all'orizzonte non fa presagire nulla di buono. Domani ci sarà dato sapere se sarà il Cavaliere a continuare a mantenere il controllo sul suo partito, o se sarà il suo partito a partire per altri lidi.

Saluti
Mstatus

IMU e IVA: In otto giorni si sistemerà tutto. Aspetta e spera?

Dopo che qualche giorno fa il leader de La Destra, stampella o ex stampella o futura stampella del Cavaliere, ha fatto una profonda riflessione religiosa in concomitanza delle prossime ricorrenze religiose di ottobre, novembre  e dicembre con l'Immacolata Concezione, e ritiene che oramai "siamo nelle mani di Dio..", il Cavaliere con una mossa a sorpresa dà gli otto giorni al Governo guidato da quello che pare sempre di più, un chierico mancato. Tra l'altro il cenno di Storace all'Immacolata Concezione, dogma del Papa Pio IX quello della breccia di Porta Pia, mi riporta alla mente i Domenicani con la loro "Madonna Maculata" ante dogma, divenuta poi eresia. Ma questa è tutta un'altra storia.

Siamo nelle mani di Dio dice Storace? Però, domani ci sarà l'aumento di un punto percentuale dell'IVA che, come previsto da tanti, comporterà una probabile riduzione dei consumi a seguito di una maggiore cacciate delle "lire" dalle tasche dei consumatori.


Così, tanto per rendere l'idea, l'anziana che oggi si concede il lusso di gozzovigliare e banchettare lussuosamente con 100 grammi di prosciutto cotto, domani potrà farlo lo stesso, ma con soli 90 grammi al posto dei 100 grammi alla quale il suo tenore di vita l'ha abituata. Anche se l'aumento riguarda l'aliquota ordinaria, ciò comporterà un aumento indiretto anche su tutti gli altri beni visto che trasportarli dal punto A al Punto B costerà di più. E, ovviamente, il maggior costo andrà a pesare sulle già vuote tasche dei molti che hanno poco. La vecchietta che con 500 euro al mese deve campare, si accontenti: 90 grammi di prosciutto cotto sono più che sufficienti per la sua gozzoviglia.

Il Cavaliere, però, dice che sistemerà tutto quanto. Entro otto giorni via l'IMU e via l'IVA. Tutto per il bene del Paese nonostante i dubbi di Cicchitto: o si congelano le dimissioni dei Ministri del PDL, o il PDL dovrà votare la fiducia all'odioso Governo del "tutti assieme appassionatamente". In alternativa la previsione di un altro Governo di servizio? Le scommesse sono già aperte?

Poi, sempre per il bene e l'interesse del Paese alle elezioni col "Porcellum". Anche sulle elezioni si possono aprire le scommesse e si consiglia di usare il metodo "uno ics due".

Secondo un tale che non cito, certo Bartolomeo Pandetta, oramai , più che nelle mani di Dio, siamo all'aspetta e spera naturale prosecuzione della più famosa Legge del Menga.

La vita è un Cabaret?

Liza Minnelli: Life is a cabaret!


Saluti
Mstatus

Crisi di Governo? Tutti a Casa? Meglio il Can Can...

Oggi, domenica 29 settembre, con l'apertura di fatto della crisi di Governo a seguito delle dimissioni in massa dei Ministri del PDL, si presenta uno scenario politico (spettacolino) alquanto interessante. Stamattina il Presidente della Repubblica a Napoli ha detto che è consuetudine sciogliere le Camere solo e quando non sia possibile trovare soluzioni o meglio maggioranze alternative. Va da sé che, con tutta probabilità, verrà fatto di tutto pur di tenere in piedi un qualcosa che sarà destinato a crollare comunque.

Nel Centro Destra c'è un po', anzi un bel po', di fermento. A nessuno piace così tanto lasciare il certo per l'incerto, e alcuni già dichiarano che non aderiranno a Forza Italia, ma che opteranno per una specie di destra alternativa che con tutta probabilità continuerà a fare da stampella a Forza Italia del Cavaliere. Ultimamente le stampelle ufficiali del Cavaliere (La Destra e Fratelli d'Italia) si stanno dando da fare nel tentativo di unire un'area politica oramai disfatta, ma che con tutta probabilità continuerà a fare ciò che ha fatto fino ad oggi e che farà domani: stampella di sostegno a Forza Italia e al Cavaliere. Tra l'altro, rispetto a qualche giorno fa, mi pare che oggi ci sia una maggiore richiesta di elezioni anticipate, soprattutto da parte del centro destra. Sarà un bluff oppure pensano che riusciranno a passare?

Il centro sinistra, dal canto suo, dopo aver paventato catastrofi nazionali con lo spettro dell'IMU e via di seguito, alle elezioni anticipate ci pensa un po' di meno. Già Bersani bruciò il suo partito nel 2011 quando evitò di andare ad elezioni appoggiando la nascita del Governo dei professori, e ora il PD, probabilmente, non ha molta voglia di fare nuovi esperimenti in tal senso, soprattutto senza un "Leader Maximo" ancora non ufficializzato.

Un altro a chiedere elezioni anticipate anticipate è Grillo che prevede, questa volta, di poter fare il botto. Per quanto riguarda la Lega Nord pare che al momento abbia dei numeri piuttosto bassi e, comunque, per passare dovrà per forza coalizzarsi, assieme alle altre stampelle di destra, col Cavaliere. Le altre formazioni politiche risultano irrilevanti, salvo per il folklore.

Per il resto, al di fuori dell'arco parlamentare, c'è una serie di movimenti politici sia di destra che di sinistra che più che altro nell'immaginario comune dell'elettore medio appaiono come dei gruppuscoli di nostalgici destinati all'estinzione. Vien da chiedersi come mai, ad esempio, in Austria (dati elezioni di oggi) la cosiddetta estrema destra  arrivi attorno al 22%, in Francia il Front National sia attorno al 21%, mentre in Italia sommando le percentuali di area si arrivi si e no all'1% scarso.

Nel caso di elezioni anticipate, che farà l'elettore quando sarà solo soletto nella cabina elettorale? Continuerà a votare col sistema "uno ics due"? Oppure inizierà a riflettere su una possibile svolta a destra o a sinistra? Tra l'altro, ci si dimentica pure di fare i conti con l'astensione che probabilmente sarà destinata ad aumentare rispetto alle ultime elezioni di febbraio. E' sufficiente notare il calo di audience del talk show politici che più che programmi, pare siano diventati del puro spam.

Nel frattempo continuano a chiudere circa 200 imprese al giorno, aumenta il numero dei soggetti al limite di povertà, continuano i suicidi da disperazione, e il paese sta affondando sempre più in fretta.

Tutto questo putiferio, mi ricorda un Can Can. In particolare quello della Vedova Allegra.



Saluti
Mstatus

La fine del Governo del "Tutti assieme appassionatamente"?

Oggi, 28 settembre 2013, i Ministri del PDL hanno rassegnato in blocco le loro dimissioni dal Governo del “tutti assieme appassionatamente” guidato dall’On. Enrico Letta. La motivazione ufficiale, condita con un bel po' di bla bla bla, è stata quella della mancata soppressione dell’aumento di 1 punto percentuale sull’aliquota ordinaria IVA che passerà, salvo interventi in zona Cesarini, al 22%.

Il PDL, dunque, stacca la spina al Governo, almeno in apparenza, e si apre la crisi. Qualcuno addirittura chiede elezioni anticipate. Ma chi sarebbe pronto ad andare ad elezioni ora? Tenendo conto che i congressi dei partiti sono previsti per fine ’anno, e ancora non c‘è un "Leader Maximo" per schieramento che si candidi a fare il pavone di turno.

Il Capo dello Stato, comunque, può sempre dimettersi e lasciare la patata bollente dello scioglimento delle Camere al suo successore da eleggere con probabili tempi biblici.

Nel frattempo, mentre i nostri rappresentanti nazionali giocano sulla pelle degli italiani, le statistiche ci dicono che nei primi 8 mesi del 2013 hanno chiuso 50.000 imprese, con una media di circa 200 chiusure al giorno, e un saldo negativo tra cessazioni e nuove aperture di 20.000 partite Iva. Nelle nuove aperture, però, ci si dimentica di far presente che probabilmente la maggioranza è costituita da partite Iva usa e getta, aperte da soggetti individuali senza organizzazione di impresa, pur di poter campare senza instaurare un regolare rapporto di lavoro dipendente.


Aperta la crisi di Governo, la situazione si presenta piuttosto complessa. Elezioni subito? Un governicchio tirapacchi fino a che i boss delle due coalizioni centriste riterranno di essere pronti per le elezioni? Dimissioni del capo dello Stato? Una cosa più che probabile, ma quasi certa, è che per noi, comuni mortali non arriverà nulla di buono, e il Paese continuerà in un'agonia più o meno lunga fino all’inevitabile fine. Già, perché prima o poi la fine in un modo o nell’altro arriverà. Oppure qualcuno ritiene che sarà possibile reggere ancora per molto? Tra l’altro elezioni con l’attuale legge elettorale?

La politica italiana alla quale stiamo assistendo con il tira e molla del "o mi dai quello che voglio, o ti faccio cascare", è forse diversa da una commediola di avanspettacolo?

Tempi duri per i fumatori? Ritorneranno i tempi del tabacco da levante? Senza soldi in tasca i fumatori raccoglieranno le cicche da terra come ci dice Angelo Cecchelin? Una cosa è certa, almeno da quello che si apprende dai fatti della cronaca quotidiana, già in diversi pare si diano da fare a cercare da mangiare nei bidoni della spazzatura, figurarsi poi cercare il fumare…

Saluti
Mstatus

Le ultime parole famose di Grillo a Udine

Nel più perfetto stile "the show must go on", Grillo continua a urlare: "li mandiamo tutti a casa". Da quello che si è visto fino ad ora, però, la sua squadra pare che non abbia fatto poi molto.

Ricorda un po' la vicenda del tipo che va al mercato di Viale Vat a Udine il sabato mattina e chiede: Voglio un chilo di "politica" ricevendo quale risposta: "metto in carta sior?". Un chilo di politica da far bollire e poi bere l'acqua.

A Trieste il 18 aprile il tentativo di sbarco di Grillo ha avuto poco successo: "Secondo quanto si e' potuto scorgere da riva, i due gruppi di imbarcazioni non sono venuti a contatto, con Bandelli che per qualche minuto ha inseguito Grillo che pero' non si e' fatto vedere in coperta".

Grillo 'sbarca' a Trieste, contestazione in mare "Cicio non sei Garibaldi"

Così, il giorno successivo a Udine, Grillo ha riprovato con il suo solito slogan: "MANDIAMOLI TUTTI A CASA!". Tutti a casa per lasciare il posto a lui? 

«Prodi se ne va umiliato. E anche la Bindi se ne va. Siamo alla resa dei conti». Beppe Grillo chiude il tour elettorale di 4 giorni in Friuli Venezia Giulia in piazza Venerio, davanti a 3.500, forse 4 mila persone. Tante quante lo avevano ascoltato il 7 febbraio scorso, sempre nello stesso luogo, sempre alle 9 della sera".

I più o meno 4mila presenti (almeno da quanto riportato dall'articolo su Messaggero Veneto di oggi 20 aprile 2013), saranno andati per vedere il politico o il comico Grillo? 



Cosa dire? VONDE MONADIS!

Saluti
Mstatus

Intervista al Dr. Antonio Miclavez, candidato Sindaco per il Comune di Udine

Siamo onorati di intervistare il Dottor Antonio Miclavez, candidato Sindaco alle prossime elezioni amministrative per il Comune di Udine.

Come nasce la scelta di candidarsi?

Dalla voglia di comunicare questa scoperta che mi porto dietro dal 2006, anno in cui ho scritto "Euroschiavi": questa crisi è fittizia, è creata dalle banche che controllano il Governo, l'Agenzia Entrate ed Equitalia. Se ci prendiamo il potere finanziario in mano, riconquistiamo la dignità che ci è stata usurpata, non subiremo più i costi e la restrizione del denaro circolante e finalmente lavoreremo in pace. Le banche che operano sistematicamente l'usura, il riciclaggio e l'estorsione - purtroppo quasi tutte - dovranno adattarsi ad un regime di legalità che oggi stanno snobbando alla grande, creando danni indistintamente a tutti: una vera a propria piaga sociale. L'Agenzia Entrate dovrà capire che il suo scopo è mantenere a regime la liquidità circolante, ed in periodi di rarefazione monetaria come questi il denaro non va prelevato bensì ridistribuito alla popolazione.

Non ha pensato di aderire ad un movimento più ampio? E quale?

Chi è stato al potere non ha neanche sfiorato il problema: è colluso, ignorante o sa ma non ha coraggio; fra i nuovi, i Grillini hanno tutta la mia approvazione, ma sulla finanza hanno steso un velo pietoso. Perfino i candidati sindaci all'inizio della campagna ridacchiavano quando parlavo di estorsione, usura bancaria e di Moneta Complementare. Ora qualcuno sta ascoltando, a parte Honsell che continua a dire che sono fantasie.

Che rapporto ha con i partiti tradizionali? 

Assolutamente nessuno. E' come parlare con gli zombie: promotori della farsa "destra-sinistra", parlano un linguaggio demagogico che offende l'intelligenza. Non esiste il problema da risolvere, bensì la maschera destra-sinistra da mantenere, e se sei di "destra" farai sempre l'opposto della "sinistra": un mondo idiota che per 15 anni mi ha tenuto lontano dalle urne.

In caso di sconfitta resterebbe come consigliere di opposizione? 

Non so: devo valutare che cosa potrei portare di utile.

La sua campagna elettorale verte principalmente su temi economici e finanziari. Pensa che i cittadini comprendano queste tematiche?

Non credo capiscano ancora la portata di quanto sto dicendo. Bankitalia è al 96% privata, la Banca Centrale Europea è completamente privata; creare una banca del Comune in Euro o rilevarne una già esistente è un sistema geniale per avere finalmente una banca di proprietà pubblica. Tale banca avrà un utile bassissimo che reinvestirà sul territorio; non come il resto del cartello bancario che usa ogni mezzo legale ed illegale per usurare, estorcere e riciclare portando il denaro fuori dal territorio. Lo vede quel mostro storto che è la Hypobank a Feletto e la base spaziale che sarà la sede della Banca di Cividale, monumenti vergognosi delle loro obbrobriose attività? Bene, tali denari tornerebbero alla collettività.

Se conquistasse la poltrona di Palazzo D’Aronco quale sarebbe la sua prima proposta?

La riforma finanziaria: trattare il Comune come una normale azienda in difficoltà e quindi ristrutturare i debiti comunali proponendo saldi e stralci; valutare seriamente l'acquisizione o creazione di una Banca per gestire risparmi e crediti del Comune e dei Cittadini in modo onesto; la creazione di una Moneta Complementare di proprietà Comunale che faccia parte di un circuito internazionale che oltre a garantire i vantaggi territoriali possa favorire gli scambi commerciali con le altre realtà.

Lei è un dentista, quindi conosce la realtà della sanità. Ritiene che l’ospedale di Udine rappresenti ancora un’eccellenza?

Per quanto riguarda la medicina interventista, ovvero il pronto soccorso, la medicina d'urgenza, le chirurgie credo che il livello sia ottimo: manca invece l'apertura alla Medicina senza antiinfiammatori ed antibiotici, l'informazione sui danni da vaccinazione, sulle terapie alternative del cancro. 2 degli 11 milioni del parcheggio in piazza I maggio vorrei spenderli per creare un centro di confronto fra medicina ufficiale e medicina alternativa: una novità a livello mondiale che ci porterà strabilianti risultati.

Ritiene che una candidatura a sindaco, di questi tempi, vada fatta con la massima serietà o anche solo per provare un’esperienza?

Qui si tratta di gestire un'emergenza. Questa Comunità Europea con i sui patti di stabilità e la sua Austerity ci sta distruggendo. Aprite gli occhi sulla Grecia: noi saremo i prossimi, e la storia insegna che l'epilogo delle crisi son le guerre. Avete qualcuno che farà quel che propongo io? Gli cedo volentieri il posto: vi sono esperienze ben più belle che fare il Sindaco di Udine, ed al potere politico preferisco il potere su me stesso, la mia famiglia, il contatto con le mie emozioni, l'empatia con la Natura e le persone belle. Ma quando c'è un attacco massiccio dei "mercati", come disse Napolitano mettendo alla guida dell'Italia un ex Goldman-Sachs, bisogna agire per non affondare. Vogliamo rimanere pecore per sempre?

Uno slogan per Udine?

Aprite gli occhi sui veri problemi!

Ringraziamo di cuore il Dottor Antonio Miclavez per averci concesso questa piacevole ed interessante intervista. Ci sono alcuni spunti di riflessione su cui varrebbe la pena soffermarsi e analizzare.

Saluti
Mstatus

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