Udine - 14 Dicembre 2013, ore 18,00: la protesta continua!

Al di là di ciò che hanno scritto, scrivono e/o scriveranno i vari giornali, compreso il Messaggero Veneto, o verrà detto ai vari TG, oggi, 14 dicembre 2013, a Udine, con partenza da Piazzale Osoppo, hanno sfilato pacificamente per le vie della città fino a giungere a Piazzale Venerio, circa un paio di migliaia di persone. Persone comuni di ogni estrazione sociale e, probabilmente, di ogni colore politico con la voglia di rimboccarsi le maniche e iniziare a fare qualcosa per questo nostro Paese che pare stia affondando giorno dopo giorno sempre di più. 

Mi è capitato di ascoltare varie storie personali sulla perdita del lavoro con tutte le relative conseguenze. Storie di ognuno di noi, e ho notato che una speranza per il futuro sul campo non si vede, nonostante le varie sparate sulle luci della ripresa da parte dei nostri governanti e politici. Si vedono, però, molto bene i densi nuvoloni neri che si stanno addensando su quello che oggi ci appare un orizzonte cupo e desolato. Vien da pensare: oggi è capitato a te, ma domani può capitare a me. Ci stiamo tutti immersi fino alla testa ed un pezzo più su. 


Questa è la situazione sul campo: siamo messi male e ora sono in molti a prenderne coscienza, e a iniziare a dirlo, manifestando la propria disperazione pubblicamente. Quale futuro ci attenderà? Al momento non ci è dato di saperlo, l’unica cosa certa è che i “pochi che hanno molto” continueranno a mangiare, bere, e vivere nella gozzoviglia e crassa crapula, mentre i “molti che hanno poco” dovranno stringere la cinghia ancora di più.

La protesta continua e mercoledì prossimo, 18 dicembre, i manifestanti si recheranno a Roma per portare la voce del malcontento popolare direttamente a quei signori politici che, non avendo più un contatto diretto con la realtà che sta vivendo il popolo, si divertono a togliere dalle tasche quello che non c’è più, ovvero i soldi.

Uomini, donne, giovani, padri e madri di famiglia coi loro bambini, che sulle proprie spalle stanno vivendo la fine della crisi e l’avanzare della miseria.

Qualcuno di lor signori si rende conto di quale futuro spetti ai nostri figli? La delega data ai signori della politica, a quanto pare, visto il malcontento generalizzato, è stata mal risposta. Che sia giunta l’ora che il popolo si riprenda la Sua sovranità?

Il balletto dei numeri sui partecipanti? Domani assisteremo al solito mercato delle vacche. A proposito, al corteo io c'ero, e tu?

"E noi bambini? Non sapremo cosa faremo da grandi, se continua così è inutile che ce lo domandi"

Saluti
Mstatus

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver speso il tuo tempo in questo granello di cyberspazio

Archivio blog