Campagna elettorale: giochi, giochini e il mercato delle vacche.

E' iniziata la campagna elettorale con il consueto mercato delle vacche e i soliti giochini sullo stile della man dritta e della man storta ovvero un colpetto a te, e un colpetto a me.

L'unica cosa certa, al momento, è la confusione totale in cui versa la politica italiana, con una mancanza di risposte nei confronti dei problemi del Paese.

Il Cavaliere dice che scende in campo, ma dice anche che, se Mr. Monti assumesse la guida dei moderati italiani, potrebbe pure fare un passo indietro e restarsene alla finestra a guardare. Dall'Unione europea, in particolare dal Ppe, si invita a fare in modo  che la politica italiana eviti di dare spettacolo e addirittura viene richiesto che il Cavaliere sia cacciato dal Ppe medesimo auspicando che Mr. Monti si ricandidi. Un bel putiferio nel quale non si comprende più nulla.

Nel frattempo continuano i vari giochini, compreso l'impegno da parte di Bersani di evitare che la campagna elettorale sia concentrata esclusivamente sulla persona del Cavaliere.

C'è, pure, una contesa particolare che ricorda un po' la lotta nel fango tra donne in cui Daniela Santanchè vorrebbe mangiarsi a colazione la Littizzetto per distruggere la sinistra.

In un perfetto clima prefestivo, i comuni, compreso quello del XXX Miglio, diffondono musiche natalizie in vie pressoché deserte, ma confortate, oltre che dalla musichetta, da apposite luci e lucette stile albero di Natale. Ma se non ci passa quasi nessuno per quelle vie, almeno che risparmino sui soldi della bolletta e che tengano spente le luci o che le sostituiscano con qualche fanale a carburo.

Tra le promesse senza risposta della politica di tutti questi moderati, intanto, "La crisi fa un'altra vittima: idraulico si impicca alle Vallette".

Questi signori, nonostante la crisi mieta vittime in continuazione e la pensionata al negozio non riesca a prendersi mezzo etto di prosciutto cotto in più perché per lei sarebbe un bene di lusso da inserire come indicatore nel redditest, continuano, con la loro faccia tosta, a parlare di distruggere la sinistra o la destra? Una serie di vecchie cariatidi ammuffite si candiderà di nuovo a dirigere il Paese? Una serie di vecchie cariatidi ammuffite che per tre quattro mesi o forse di più, al posto di dare risposte concrete ai problemi del Paese, si dedicherà a spargere fango a destra e a sinistra? 

Se si vuole che il paese continui in questo modo, si votino pure questi signori moderati, ma poi si eviti di piagnucolare.

Tutta questa situazione, secondo me, riporta alla mente un vecchio film di Roman Polanski: Per favore non mordermi sul collo.

Però, mentre il film fa ridere, l'attuale realtà politica vampiresca fa piangere. 

Saluti
Mstatus

Erdogan-Putin, Lavrov-Clinton…falliscono uno dopo l’altro i tentativi di piegare la Russia sulla Siria.

L’enorme pressione internazionale sulla Russia di Putin sembra destinata al fallimento, o almeno così sembra a leggere i pochi dispacci di agenzie che dipingono gli incontri quasi non si fossero svolti.

Nel frattempo girano strane voci di armi chimiche in mano all’esercito siriano oppure ai ribelli, in un quadro che sembra voler ricalcare l’immaginario possesso di armi dello stesso tipo in mano a Saddam Hussein, preludio all’invasione dell’Iraq di tanti anni or sono.

Ma stavolta forse si è fatto il conto senza l’oste: Putin.

Il Capo del Cremlino, per nulla impressionato dalla macchina militare americana, continua a dire che sulla Siria devono decidere i siriani e qualsiasi tentativo di aggirare l’ONU verrà considerato alla stregua di una quasi dichiarazione di guerra alla Russia, mentre contemporaneamente si apprende che flotte americane e russe continuano a guardarsi in cagnesco al largo delle coste siriane, con portaerei e incrociatori che sembrano giocare una risicata e pericolosa partita a scacchi, con voci contrapposte di prossime imminenti invasioni americane e di incredibili sospetti di spostamenti in incognito di armamenti addirittura nucleari da parte della Russia verso la Siria, che sarebbero state scaricate in gran segreto dalle numerose navi da guerra che ormai vanno e vengono in maniera continua e insistente da Tartus, la base navale che la Russia ha ereditato dai tempi dell’URSS.

E’ chiaro in sostanza che si sta giocando col fuoco e Dio non voglia che uno dei due scacchisti faccia una mossa avventata….perchè in men che non si dica potrebbe scatenarsi chissà quale catastrofe.

Saluti
Vipom

Delicatissima visita di Putin in Turchia

La visita che il Presidente Putin si appresta a realizzare in Turchia rischia di passare alla storia come uno dei meeting politico-militari più delicati della storia diplomatica mondiale, ciò per una serie di motivi che l’attualità rende assai problematici: in primo luogo la Siria.

E’ arcinoto che la Russia si è ormai messa di traverso ai piani occidentali e arabi di mettere all’angolo il regime di Bashar al-Assad, mentre di contro la Turchia avrebbe intenzione di inasprire le sue relazioni col vicino del sud sia per appoggiare le mire occidentali e sia per ridisegnare la mappa della propria influenza nel mondo arabo, ma anche per indebolire l’influenza iraniana nella regione.

E’ di poco la notizia che la Nato si appresterebbe a rispondere positivamente alla richiesta di Ankara di potersi dotare dei missili antimissili Patriot da piazzare a ridosso del confine siriano, mentre nel contempo si apprende dalla agenzie che la Russia avrebbe o starebbe per rispondere con la dislocazione nei pressi della frontiera turca dei corrispettivi ma sembra più avanzati antimissili S 400, sulle cui performance in verità esistono non poche confusioni: per molti è un sistema capace di colpire obiettivi aerei di tutti i tipi, mentre qualcuno addirittura li ritiene in grado di operare anche al di fuori dell’atmosfera, per neutralizzare eventuali satelliti spaziali nemici.

Ad ogni modo è chiaro che così come si stanno mettendo le cose la realtà non promette nulla di buono: è evidente insomma che si stanno formando due blocchi contrapposti di formidabile potenza: da una parte Stati Uniti, Europa, Israele e parte del mondo arabo filo-occidentale e dall’altra Siria, Iran, Russia e Cina, due alleanze che pian piano si stanno trasformando in veri e propri eserciti, con tutto ciò che questo potrebbe comportare.

Fare una visita in Turchia in queste condizioni è quindi per Putin un’occasione molto ma molto delicata, sia perché da un lato deve convincere Ankara a non fare passi falsi nel danneggiare irreparabilmente le relazioni turco-russe (del resto l’atterraggio forzato di qualche settimana fa di un aereo passeggeri siriano proveniente da Mosca segnala qualcosa di poco lusinghiero) e sia specialmente per far capire alla N.A.T.O. che il posizionamento dei Patriot rischia di accendere uno scontro di portata tale da suscitare forti inquietudini addirittura per la pace mondiale.

Certamente anche la Turchia recapiterà all’ospite russo le sue preoccupazioni per la situazione di stallo in Siria e per l’aggressiva politica militare russa ai suoi confini e in Armenia, Nazioni nelle quali sono stanziate tre basi militari di enorme importanza, quelle navali di Tartus e di Latakia e quella di Gyumri ad est in Armenia, confinante sia con la Turchia che con l’Iran, altro Stato cruciale nei delicati rapporti di forza che stanno divenendo ormai molto ma molto pericolosi.

Riuscirà Putin a disinnescare il braccio di ferro che si sta profilando? Riuscirà Erdogan ad ammorbidire le posizioni militari russe sul dossier Siria-Iran prima che sia troppo tardi? Domande su domande. Resta il fatto che sia Putin sia Erdogan si avviano ad una sfida che non è solo regionale, ma ormai di portata mondiale.

Saluti
Vipom

Scenario: The day after, un terno al lotto.

Un paio di giorni fa, il 14 novembre, nelle principali città italiane, è stato organizzato uno sciopero generale contro la crisi e abbiamo assistito ad una serie di manifestazioni con annessi scontri tra polizia e manifestanti. Ognuno dice la sua: i poliziotti hanno pestato i manifestanti e i manifestanti hanno pestato i poliziotti. Il risultato è di un po' di feriti da entrambe le parti con l'unico punto fermo che rimane il laconico e alquanto standard comunicato della Ministra Cancellieri dove ha manifestato "vicinanza e solidarietà agli operatori di polizia rimasti feriti nel corso degli incidenti".

Il giorno successivo la Ministra Cancellieri incalzata dalle domande dei giornalisti  sulle foto del comportamento tenuto dalla polizia ad un certo punto dice: "la foto e' l'effetto finale di qualcosa che magari si e' svolto prima: io porterei anche la foto del poliziotto cui hanno spaccato il casco in testa, perche' a questo punto foto per foto". Secondo me un'uscita poco felice dato che chi vede le foto può essere portato a pensare che se è già stato fatto, si possa fare di nuovo. Oggi, però, la Ministra Cancellieri dice anche che punirà i poliziotti violenti contro gli inermi. A complicare tutta l'intricata vicenda c'è pure uno strano e misterioso caso di lacrimogeni che parrebbero partiti dalle finestre del Ministero di Giustizia cosa poi chiarita, almeno in apparenza, con la dichiarazione del Questore di Roma.

Tra tutto questo putiferio di dichiarazioni, non si riesce a comprendere bene cosa pensi effettivamente la Ministra. Nel frattempo Beppe Grillo ha pure invitato i poliziotti a togliersi il casco e unirsi ai manifestanti.

Oggi, 16 novembre, c'è stata ancora qualche piccola manifestazione di protesta da parte degli studenti a Palermo e domani, a quanto mi pare di aver sentito, è prevista un'altra rata di manifestazioni.

Nel frattempo una domanda aleggia sopra le nostre teste: Riusciranno gli italiani a resistere alla crisi per altri 5 anni? La Merkel dice che la luce si vedrà tra 5 anni e non dal secondo semestre dell'anno prossimo.

Con questo scenario da "The Day After" quali previsioni si potrebbero azzardare? Nessuna! Sarebbe un po' come indovinare un terno al lotto. 

Per restare in tema di terni al lotto, Peter Van Wood: Tre numeri al lotto.


Questa mattina mi sono svegliato 
di soprassalto come un bebe' 
ho fatto uno sogno simpatico e strano
ora vi spiego perche' ...

Che ci resta oramai? Solo i sogni... Buon ascolto!

Saluti
Mstatus

Il silenzio di Putin sulla scena internazionale e il suo attivismo interno

La politica estera è in una fase di stallo pericoloso. Il braccio di ferro tra Russia e Consiglio di Sicurezza all’ONU perdura ben al di là di qualsiasi previsione; evidentemente Putin, pur tacendo e facendosi vedere pochissimo in pubblico, dietro le quinte sta facendo un lavoro molto intenso e inaspettato.

Ecco, è proprio questo silenzio che colpisce della terza fase della Presidenza putiniana: il leader del Cremlino sembra aver scelto una strada che sembrava all’inizio impronosticabile ed in effetti questo silenzio la dice lunga sulle reali intenzioni della Russia.

Tra l’altro l’attivismo all’interno dei confini della Federazione è al contrario intensissimo e si apprende ad esempio che Putin in persona ha preso parte e ha diretto personalmente le recenti grandi manovre dell’apparato nucleare russo, qualcosa che non si vedeva dai tempi dell’Unione Sovietica, mentre nel contempo l’ONU è in pratica bloccato dai ripetuti veti russi sulla crisi siriana, senza parlare dello scontro per ora solo diplomatico tra la Turchia e la stessa Russia sempre sul versante siriano, allorchè (prima ancora dell’atterraggio forzato in territorio turco di un Jet siriano partito da Mosca sospettato di trasportare armamenti al regime siriano), Putin aveva cancellato “sine die” un suo viaggio appunto nel vicino Stato turco, senza dimenticare le ultime notizie che circolano secondo le quali la Russia si starebbe apprestando (se non l’ha già fatto) ad installare a ridosso della frontiera turca i temibili missili S-400, l’ultimo ritrovato bellico della scienza militare russa in fatto di contraerea, un missile che si dice abbia performance tali da permettergli di colpire qualsiasi obiettivo aereo e qualcuno ipotizza anche spaziale, visto che si parla già di modifiche che lo renderebbero capace di tali potenzialità.

Quanto basta per ritenere questo silenzio quanto meno suscettibile di forti interrogativi sulle reali intenzioni della politica estera e militare russa.

Saluti
Vipom

I Maya avevano intuito qualcosa dei nostri tempi?

I Maya forse si sono sbagliati, lo voglio credere, ma quello che ci tocca vivere in questo periodo e in questa epoca fanno sempre più pensare che qualcosa l’avevano pure azzeccata: crisi economica mondiale, clima allo sfascio, eventi tellurici e maremoti a ripetizione, minacce di guerra continue, fenomeni celesti ancora da studiare e approfondire e chi più ne ha più ne metta.

Tanto basta per dire che questi Maya qualcosa l’avevano intuita. Si sa per certo che erano provetti astronomi, che osservavano le stelle per regolare il loro calendario, che niente dei fenomeni celesti sfuggiva loro e allora, pur ammettendo che il loro è un calendario come tanti altri che segna un inizio e una fine, come da noi Gennaio segna l’inizio dell’anno e Dicembre la sua fine, bisogna ammettere allo stesso tempo che si tratta di un calendario speciale regolato sul movimento degli astri, quindi molto più preciso e lungo del nostro, alla fine del cui ciclo si aprono altre ere e altre epoche, in grado di far predire cambiamenti planetari di enorme portata.

Non voglio parlare di fine del mondo e neppure del fatto se gli astri siano o meno in grado di influenzare i destini umani (peraltro ci dovremmo inoltrare in discussioni profonde sull’astronomia e sull’astrologia e qui ci vogliono provetti esperti della materia), fatto sta che stanno avvenendo delle situazioni a livello mondiale in grado di farci concludere che questo popolo antico e moderno allo stesso tempo aveva colto nel segno, allorchè si voglia dare un’interpretazione di trasformazione epocale ai nostri tormentati tempi.

Saluti
Vipom

L'assassinio silenzioso del mobbing

Non dico che si tratti di omicidio volontario (con le dovute ipotetiche implicazioni penali del caso), ma poco ci manca quando fosse provata l’intenzione di provocare volontariamente lesioni più o meno gravi alla sfera relazionale e alla vita stessa in generale di una persona che venga presa di mira da attacchi sconsiderati di mobbing fatti di vessazioni varie e da atteggiamenti più o meno delittuosi che attentano ai diritti fondamentali sanciti nella Costituzione e nel Codice Civile e Penale. 

E’ a tutti risaputo infatti che una persona, oltre che da atti violenti e omicidiari nel vero senso del termine, può essere colpita e moralmente “uccisa” più o meno gravemente anche da comportamenti del nostro prossimo, apparentemente silenziosi e anodini, che siano tali da indebolirne la serenità e vitalità, con conseguenze parimenti dolorosissime che peraltro vengono a coinvolgerne anche la sfera socio-familiare, comportando ciò un allargamento alla società in generale del danno patito dalla vittima, circostanza naturalmente aggravante che dovrà essere tenuta nel dovuto conto quando finalmente entrerà in vigore una Legge ad hoc, anche se da tempo esiste la possibilità di ricorrere ai Codici facendo riferimento a determinati articoli di Legge che nel caso del mobbing vengono palesemente infranti.

Attenzione quindi per tutti coloro che non ne fossero a conoscenza: il mobbing, pur non essendo un vero e proprio assassinio comune come ne accadono tantissimi nella cronaca nera, è pur sempre un atteggiamento il cui fine è appunto quello di colpire senza pietà, togliere di mezzo chi non ci piace, e questo “togliere di mezzo”, per quanto metaforico possa risultare ed essere interpretato, è proprio ciò che fa di questo metodo subdolo e barbaro un “assassinio silenzioso”.

Saluti
Vipom

Bombardamento quotidiano


I media continuano a bombardarci con una serie di notizie variegate quali fossero delle catene di montaggio più o meno standard.

La notizia più importante, che viene buttata in mezzo al gossip o ad altre informazioni di cui non ci interessa poi più di tanto, è la crisi internazionale scoppiata tra il mondo cosiddetto islamico (inteso nel senso comune del termine) e gli Stati Uniti d'America per un filmato realizzato da un cristiano copto statunitense ritenuto blasfemo.

Una riflessione interessante e condivisibile sulla situazione è apparsa il 15 settembre sul quotidiano Libero con un articolo a firma di Maria Giovanna Maglie

Oggi il Giornale pubblica un articolo con un titolo piuttosto pesante che si può sintetizzare con caccia all'americano. Titolo che mi pare corretto in quanto rispecchia il clima venutosi a creare e che trova riscontro anche nel fatto che il cadavere dell'Ambasciatore americano a Bengasi, a quanto parrebbe, secondo France24 sarebbe stato trascinato per le strade e preso a calci.

In tutta questa complicata vicenda, della quale non abbiamo ancora una minima idea di come potrà andare a finire, va riconosciuto che l'unico punto fermo rimane il Papa con il suo viaggio in Libano e Padre Lombardi, portavoce vaticano, dice una cosa corretta e molto condivisibile: ''forza del suo essere qui in questi giorni piu' che le pur importanti parole, e'  la presenza". Infatti, la presenza del Papa in quei luoghi oltretutto abbastanza pericolosi per la sua incolumità (non è proprio come andare a fare un pellegrinaggio a Castelmonte), e in questo particolare momento, porterà probabilmente a far riflettere le parti in causa. A chi si definisce non credente ho già avuto modo di rimarcare che il Papa è un simbolo per tutti e che Padre Lombardi non è proprio l'ultimo arrivato in materia di comunicazione, per cui si evitino sterili polemiche e strumentalizzazioni.

Per il resto abbiamo una notizia di gossip sulla Casa reale inglese alla quale i media hanno dato e stanno dando una risonanza oltre misura: Kate in topless, Casa reale furiosa col magazine francese di Mondadori. A dir la verità, più che il gossip di tale tipo, preferisco le notizie locali quali i furti di galline e di conigli o la pagina dei necrologi, almeno tali articoli svolgono una funzione "utile" e "sociale".

Per la politica tutto si riduce a una lite continua per le prossime elezioni e relative alleanze, altro spettacolino penoso sul quale preferisco sorvolare. Lite del tipo: metto l'IMU, tolgo l'IMU, metto l'IMU, tolgo l'IMU... Meglio spettegolare sulle vicende delle attrici di teatro parrocchiale del basso Lazio.

Tra tutto questo casotto, io mi ascolto L.O.V.E. nella versione di Nat King Cole!

Saluti
Mstatus

Maria Elena

Una canzone che mi piace molto divenuta un "cult" musicale a livello mondiale, è "Maria Elena" scritta dal compositore messicano Lorenzo Barcelata (parole  e musica) nel 1932. Canzone che, nel 1963, balzò in vetta alle classifiche italiane restandoci per diverse settimane con la versione strumentale de "Los Indios Tabajaras". Ottima e piacevole all'ascolto pure la loro versione particolare di "In the mood".

Cercando tra le pieghe nascoste del DataBase di Youtube ho trovato un'ottima versione cantata di Cesaria Evora con un arrangiamento che lega molto bene con la sua voce.


Continuando nella ricerca di una versione strumentale ho trovato una cosina piuttosto particolare di Ry Cooder ricordato, forse, dai più, per aver portato alla ribalta delle scene mondiali, assieme a Wim Wenders, nella seconda metà degli anni novanta gli anziani e allora dimenticati artisti cubani del Buona Vista Social Club


Coincidenza: il Buona Vista Social Club era attivo nel 1932, l'anno in cui Barcelata diede alla luce Maria Elena. Ry Cooder (con il figlio) forse ve lo ricordate meglio sul sidecar... 

Buon ascolto!

Saluti
Mstatus

Ferragosto 2012: Informazione e dintorni

Oggi, Ferragosto dell'anno 2012, i media hanno dato in pasto una serie di notizie alquanto interessanti e variegate sullo stile del chi più ne ha, più ne metta.

Ilva a Taranto: La Ministra Cancellieri si premura di dichiarare che: "Chiudere l'Ilva un lusso che non possiamo permetterci". Un bel dilemma, oserei dire quasi salomonico, vedremo come i bravi professori sapranno uscirne. In tutti i casi, qualsiasi soluzione adottino, a farne le spese sarà sempre e solo il popolo bue.

Spending Review: Sempre la Ministra Cancellieri ora ci dice: «No a tagli lineari, garantire sicurezza». Si decidano: prima si taglia, poi si torna indietro e ora a quanto parrebbe si taglia di meno e in altro modo.

Riduzione aliquote IRPEF: a quanto sembrerebbe Mr. Monti starebbe valutando una eventuale riduzione dell'IRPEF. Che faranno poi per compensare la mancanza di gettito derivante da una eventuale riduzione dell'IRPEF? Qualche addizionale aggiuntiva? Qualche altro aumentino sulle accise dei carburanti?

Ferragosto: Stasera i TG hanno mandato in onda diverse scene sul ferragosto casalingo dovuto alla crisi. Riunioni conviviali con parenti e amici (serpenti?) il tutto ben ripreso ad arte da telecamere compiacenti e con interviste di eccitate giornaliste ad altrettanto eccitate casalinghe disperate sull'orlo di una crisi di nervi. A livello di comunicazione è interessante come si cerchi di far passare un lungo periodo di crisi nera quale fosse  la normalità. Un po' come la tanto dichiarata ripresa economica che a quanto pare resta solo un'illusione.

Strano ma vero: Al di là di quello che è il pensiero di ognuno, l'unico punto fermo e di riferimento per molti, piaccia o non piaccia, resta Benedetto XVI che ci dice "Senza Dio il mondo non è migliore".

Che dire tra tutto questo putiferio? Nulla! Al momento mi ascolto una cosina e concordo con un commento di un utente Youtube: "una donna così bella non l'ho mai vista".

Paula Fernandes e Dominguinhos: Caminhoneiro


Che dire di noi, stesi su questa scomoda graticola?

Buon ascolto!

Saluti
Mstatus

Tra un aumento e l'altro, Ray Gelato: Bar italia

Mentre i professori ci ripetono fino all'ossessione ciò che faranno per salvare la nazione ovvero aumenti a manetta, corredando il tutto con qualche lacrima di stato e mentre la nazione è distratta dall'andamento delle olimpiadi (arriverà un'altra medaglia o meno?), un piccolo intermezzo con Ray Gelato: Bar Italia.

Gli aumenti della prima metà di agosto già ci sono stati, restando in fiduciosa e gioiosa attesa per gli aumenti di fine agosto, "just a little place with the Gagia Machine"...


Un piccolo pensierino alla Pamita. Se vi piace il genere Ray Gelato, non la Pamita, ascoltatelo, altrimenti fatene pure a meno e andatevene da qualche altra parte.

Saluti
Mstatus

La causa di tutti i nostri mali: La riforma elettorale

Domani aumenteranno le accise sui carburanti di circa 0,51 centesimi al litro. Qualcuno, forse, pur di far cassa in fretta e furia e in un qualche modo, dimentica che il trasporto merci è per la maggioranza su strada e che, quindi, è logico supporre un conseguente aumento generalizzato dei prezzi delle merci stesse al consumatore finale. Quello, il consumatore finale, già di soldi ne ha pochi, e poi ne avrà ancora di meno. Se prima acquistava 3 patate ora, probabilmente, ne acquisterà 2,9.

Complimenti, una bella pensata, da medaglia d'oro alle Olimpiadi.

Come potrebbe essere diversamente? Per compensare l'aumento dei prezzi di trasporto diminuiranno forse i prezzi delle merci alla fonte? Ne dubito.

Eppure la preoccupazione del Presidente della Repubblica e di altri è rivolta alla riforma elettorale considerata dallo stesso Presidente un impegno inderogabile della politica.

Finalmente ho capito la causa di tutti i nostri mali. La diminuzione del PIL, l'aumento delle tariffe, lo spread, la disoccupazione, la crisi economica, ecc. ecc. ecc. tutto è dovuto alla necessità di fare la riforma elettorale

Una volta fatta questa tanto invocata riforma elettorale, andrà tutto a posto.

Ma, ipoteticamente, se venisse fatta la riforma elettorale e andassimo ad elezioni cambierebbe qualcosa?

Saluti
Mstatus

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