Erdogan-Putin, Lavrov-Clinton…falliscono uno dopo l’altro i tentativi di piegare la Russia sulla Siria.

L’enorme pressione internazionale sulla Russia di Putin sembra destinata al fallimento, o almeno così sembra a leggere i pochi dispacci di agenzie che dipingono gli incontri quasi non si fossero svolti.

Nel frattempo girano strane voci di armi chimiche in mano all’esercito siriano oppure ai ribelli, in un quadro che sembra voler ricalcare l’immaginario possesso di armi dello stesso tipo in mano a Saddam Hussein, preludio all’invasione dell’Iraq di tanti anni or sono.

Ma stavolta forse si è fatto il conto senza l’oste: Putin.

Il Capo del Cremlino, per nulla impressionato dalla macchina militare americana, continua a dire che sulla Siria devono decidere i siriani e qualsiasi tentativo di aggirare l’ONU verrà considerato alla stregua di una quasi dichiarazione di guerra alla Russia, mentre contemporaneamente si apprende che flotte americane e russe continuano a guardarsi in cagnesco al largo delle coste siriane, con portaerei e incrociatori che sembrano giocare una risicata e pericolosa partita a scacchi, con voci contrapposte di prossime imminenti invasioni americane e di incredibili sospetti di spostamenti in incognito di armamenti addirittura nucleari da parte della Russia verso la Siria, che sarebbero state scaricate in gran segreto dalle numerose navi da guerra che ormai vanno e vengono in maniera continua e insistente da Tartus, la base navale che la Russia ha ereditato dai tempi dell’URSS.

E’ chiaro in sostanza che si sta giocando col fuoco e Dio non voglia che uno dei due scacchisti faccia una mossa avventata….perchè in men che non si dica potrebbe scatenarsi chissà quale catastrofe.

Saluti
Vipom

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver speso il tuo tempo in questo granello di cyberspazio

Archivio blog