Una domanda politicamente scorretta?

Domanda politicamente scorretta sollevata in una discussione sul grande Isaac Asimov.

Meglio una dittatura/monarchia il cui dittatore/sovrano è "buono" ed intelligente, o una democrazia in cui il popolo è "cattivo" ed ignorante?

Riportiamo qui le parole di Asimov: «una buona dittatura è comunque meglio di una cattiva democrazia» e «gli ideali in cui credo sono pace, libertà e sicurezza per tutti. Lo stato-nazione è obsoleto: abbiamo bisogno di un governo mondiale federale».

Immagine da www.famousauthors.org

Voi che ne pensate? Un eventuale Governo Mondiale si può ottenere solo tramite la dittatura? E se eventualmente esistesse qualcuno che vorrebbe instaurare questo tipo di governo planetario, secondo voi lo farebbe in maniera democratica?

Saluti
Vidocq

Comunicazione - Etichette: Quinto Potere!

Il fattore principale è soprattutto quello del "politically correct" feroce, tanto è che, mai come ora, il buonismo e la retorica sono stati così violenti e terroristi. E' sufficiente dire: "L'immigrazione è un problema", oppure: "i campi rom sono in degrado", e parte la solita pappardella buonista. 

Se ti permetti di aprire la bocca per dire la tua, parte subito il pistolotto, e talvolta ti dicono pure schifoso, ecc. ecc. ecc. Tanto è che a un corteo di sensibilizzazione sul degrado di una zona cittadina, ci si ritrova gli antifà canonici con l'ANPI che cantano "Bella ciao" e leggono lettere di partigiani, declamando qualche poesia, sotto l'occhio attento di una consigliera regionale. 

Nessuno ha voglia di rischiare di essere visto come razzista, xenofobo, omofobo, fascista, complottista, ecc. ecc. ecc. (repertorio tipico e standardizzato dei "troll" di sinistra) in quanto causa molto stress e non gratifica minimamente. Qualcuno tronca un suo stesso ragionamento dicendo "no, beh non facciamo complottismo", spezzando il suo discorso.


La gente ormai ha paura di dire ciò che pensa, e ha il terrore delle etichette e di tutto lo stress che ne consegue dalle etichette stesse, date dagli "alfieri" di questo sistema schifoso. Di solito questi "alfieri" o "troll" sono abbastanza intelligenti da averlo capito che le cose vanno così, e fanno ancora più schifo di altri che probabilmente possono essere ebeti, o in buona fede.

Saluti
Mstatus e Vidocq

Terra Domani: La sindrome della rana bollita

"Prendete una rana e buttatela nell'acqua bollente, con tutta probabilità salterà fuori immediatamente spaventata a morte. Se invece la posate delicatamente in una pentola piena d'acqua a temperatura ambiente, non ne riceverà alcun danno e nuoterà tranquilla. Se ora accendete il fuoco e lasciate crescere la temperatura, gradualmente, prima 40°, poi 50°, poi accetterà la situazione fino a lasciarsi bollire e morire. Gli scienziati chiamano questo atteggiamento "sindrome della rana bollita" come metafora della situazione umana che si appresta a varcare la soglia di trasformazioni irreversibili" 
Da Vivere In Brasile
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Immagine reperita da Vivere in Brasile

All'orizzonte cupo, desolato, e soprattutto incerto, si stanno formando dei densi nuvoloni neri. Ci vengono chiesti sempre più sacrifici nel nome della grande finanza mondiale (i pochi che hanno molto), e con la prospettiva che ci sarà una lotteria futura con in premio una qualche specie di ripresa che porterà un qualche benessere. I "molti che hanno poco", però, continuano ad essere bolliti come delle rane che accettano la situazione fino a diventare talmente deboli, che poi non riusciranno più ad alzare la loro testa, continuando l'ingrasso dei "pochi che hanno molto". 

L'Istat ci dice che la manovra prevista dalla Legge di Stabilità, non sortirà effetti più di tanto, però, i sacrifici li dovremo fare lo stesso nel nome del bene comune. Un po' come il cavallo Gondrano nella "Fattoria degli Animali". Lavorava sempre di più per il bene collettivo del quale tutti si riempivano la bocca, ma di fatto per il bene del maiale Napoleon al comando, ricevendo in premio una gita al macello una volta vecchio, e giunto al momento del pensionamento (premio lotteria futura). In compenso il maiale Napoleon continuava ad ingrassare alle spalle di Gondrano e degli altri animali. "Tutti gli animali sono uguali, però alcuni sono più uguali di altri", recitava alla fine l'unico comandamento ben visibile da tutti.

Tutto cambia, perché nulla cambi! Infatti stiamo assistendo al ritorno, anche se con volti nuovi, dei vecchi residuati bellici che hanno portato il nostro Paese alle condizioni in cui è, o meglio al Titanic mentre affonda con l'orchestra che suona sul ponte.

Per il nostro bene (bene comune), tempi straordinari, richiedono misure straordinarie! Nel frattempo continuiamo, pure, a farci bollire come le rane nella sindrome, in paziente attesa di essere avviati al macello.

Buona domenica!

Dario Calligaro

Tricesimo: Angolo via Pellizzari/Bissone ancora al buio?

In un recente articolo apparso sul Messaggero Veneto, il Sindaco di Tricesimo, Andrea Mansutti, precisava come nell’ambito della sicurezza il Comune non possa fare molto e che, pertanto, sarebbe opportuno che i cittadini si attivassero con una rete di relazioni in modo tale da scoraggiare la microcriminalità, e gli eventuali atti di vandalismo gratuito. Uno dei pubblici servizi che possono, perlomeno, scoraggiare tali fenomeni ed essere di supporto ai cittadini, è la pubblica illuminazione. A nessuno fa piacere, col favore del buio cittadino, di ritrovarsi l’auto graffiata per una fiancata e mezza, e poi buttare un migliaio e oltre di euro dal carrozziere trovandosi, magari, in contemporanea con le rate dell’auto da pagare.

Da quanto ci è stato segnalato, nella zona angolo di via Pellizzari/Bissone in prossimità della sala Pellizzari e della DNA Danza, la zona continua a restare al buio. Il mal funzionamento dell'illuminazione pubblica era già stato segnalato in precedenza sia dai diretti interessati, e sia da parte di una portavoce dell’opposizione cittadina. La domanda che sorge spontanea, visto che la zona pare sia ancora al buio, è quanto tempo serva per aggiustare l’illuminazione pubblica in tale luogo.

In un periodo in cui inizia a far buio presto, sarebbe quantomeno opportuno garantire una certa sicurezza sia per la circolazione, che per scoraggiare eventuali danni alle autovetture parcheggiate. La DNA Danza è frequentata da bambini, genitori, e insegnanti provenienti da varie parti della Provincia, e della regione che al termine delle lezioni escono e si immergono nel buio completo con conseguente possibile pericolo per la loro incolumità. Se proprio non si riesce a sistemare l’illuminazione pubblica "canonica", che si metta un faro provvisorio per dar un po’ di luce alla zona.

Ad oggi, 15 novembre 2014, la zona pare sia ancora al buio ! Che il Comune di Tricesimo crei la luce nell'angolo tra via Pellizzari/Bissone, come fece un po’ di anni fa Roger Vadim col suo famoso “Et dieu créa la femme”.

Il Buio oltre la siepe?

Dario Calligaro

Segnalazione e foto ricevute da Associazione DNA Danza (15 novembre 2014).

Sala Pellizzari ore 19.40 del 15 novembre 2014


Ingresso DNA Danza ore 19.41 del 15 novembre 2014


Tricesimo, Angolo Via Pellizzari/Bissone (incrocio) ore 19.42 15 novembre 2014

Prove tecniche di comunicazione di massa: Atrocity propaganda

L'immagine scelta riporta un manifesto propagandistico in cui viene raffigurato un soldato americano, utilizzato come rappresentazione della NATO,  mentre trafigge per mezzo di un'arma una bambina serba. Gli anni che vanno dal 1991 al 1995, sono stati teatro di numerose guerre d'indipendenza di diversi stati dell'ex Jugoslavia e forte è stato l'intervento della NATO, con lo scopo di ristabilire l'ordine. Ho scelto quest'immagine perché secondo il mio punto di vista rappresenta diversi elementi e tecniche adottate dall'atrocity propaganda.


Tecniche di atrocity propaganda adottate nel manifesto

Ricorso alla paura: il nemico, in questo caso la Nato rappresentata da un soldato americano, viene demonizzato. Il soldato trafigge una bambina serba e questo lo porta ad essere considerato come una persona malvagia e disumana.

Ridefinizione/Revisionismo: il manifesto demonizza il nemico americano e promuove la Serbia, territorio in cui si sta svolgendo la guerra. Dal punto di vista storico, sebbene gli americani siano intervenuti per ristabilire l'ordine, talvolta anche per mezzo di azioni irrispettose e cruente, in quest'immagine vengono demonizzati e screditati violentemente.

Transfert: la diffusione dell'immagine tra i serbi porta ad un forte rifiuto dell'America, degli americani stessi e della NATO.

Effetto gregge: il manifesto mira a promuovere una presa di posizione contraria agli americani e alla Nato tra i serbi, per il semplice fatto che non si potrebbe fare altrimenti. Gli americani sono il nemico,i rappresentanti del male,uccidono bambini innocenti e ostacolano il raggiungimento della libertà e dell'indipendenza  della Serbia.

L'utilizzo di armi, di un soldato come simbolo di guerra e di una bambina come simbolo d'innocenza, sicuramente hanno creato una forte risonanza tra il pubblico. Il manifesto impone al lettore un determinato punto di vista: l'americano è il male, mentre i serbi sono il bene, la giustizia, l'indipendenza e la libertà. Oltre agli USA, però, si vuole demonizzare anche la NATO e, di conseguenza, tutti i paesi compresi al suo interno. Il simbolo della NATO viene  riportato più volte nell'immagine: nella parte sinistra del manifesto e sull'elmo del soldato. 

Forte è anche il ricorso alle bandiere delle due realtà prese in considerazione: la Serbia che la rappresenta nelle trecce della bambina e l'America sulla divisa del militare. Sullo sfondo viene raffigurata  la città bombardata e distrutta dalle guerre. Il maggior effetto che questo esempio di atrocity propaganda ha prodotto, sicuramente, è stato alimentare l'astio verso l'America e il capitalismo occidentale.

Saluti
Guest Post di Sonia Calligaro

Intermezzo: mambo Italiano

Tra un post di politica e l'altro, accese discussioni, perculamenti vari, un piccolo intermezzo musicale: Mambo Italiano !!!
Dedicato a tutte quelle Signore di Tricesimo, e anche di Gemona (se ce ne sono), soprattutto quelle del Gruppo Ospedale, che ce l'hanno un po' con me, e anche a quelle Signore alle quali posso risultare in minima parte anche simpatico. 

Un po' di musica da istituto geriatrico.Buon ascolto se vi piace, altrimenti fa lo stesso, me l'ascolto io. !!! 

That's all folks
(By Mstatus)

Terra Domani: Prove tecniche di comunicazione?

"I maligni dicono che sia lei l’anima nera, quella che da dietro le quinte cerca di indirizzare il governo sul nodo delle coppie omosessuali. Fatto sta Elena Boschi cambia versione di volta in volta, quando parla delle unioni gay. Sceglie strategicamente quella più adatta al pubblico che le presta ascolto. Una furbizia" (Da Il Secolo d'Italia)
Mentre la Sig.ra Boschi si esercita nella comunicazione richiesta dai salottini bene televisivi, e della carta stampata, padri di famiglia che non sanno più come fare per andare avanti, e addirittura un Sindaco, si beccano le randellate in testa.


Prove tecniche di comunicazione!!! Il fascino discreto della borghesia: Ambrogio avrei un certo languorino. Ambrogio porta fuori il cagnolino Puffi Puffi (nome di fantasia), a far la pipì!!!

Terra Domani
Friuli Venezia Giulia
Dario Calligaro

Immagini reperite su internet.

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