Se
continua il confronto USA-RUSSIA con questo copione di minacce,
controminacce, ritorsioni commerciali e finanziarie, posizionamento
reciproco di armamenti pesanti, aggravamento della situazione nel
Donbass e in Transinistria ecc., credo che le varianti rimangono solo
tre.
Nella
prima, la Russia adotta una politica attendista, stando alla finestra
ad osservare i movimenti della NATO ai suoi confini e logicamente
rinforzando il dispositivo militare a difesa delle frontiere russe,
continuando ovviamente ad aiutare i ribelli del Donbass e tenendo
sott'occhio la Transnistria dove mantiene un contingente militare,
con l'obiettivo di condurre l'Ucraina alla disfatta
economico-militare senza entrare direttamente in guerra, poiché è
logico che, cristallizzandosi la situazione così com'è adesso, alla
lunga l'Ucraina subirà dei contraccolpi economici devastanti che la
condurranno praticamente alla fame e quindi a chiedere alla Russia un
qualche compromesso.
Nella
seconda, molto ma molto delicata e foriera di imprevisti, la Russia,
osservando le pressioni militari e le continue esercitazioni della
NATO ai confini baltici e in Ucraina Occidentale, decide che è
venuta l'ora di dare un qualche segnale militare significativo e, a
sorpresa, tralasciando momentaneamente il Donbass, dove i militanti
hanno ormai acquisito una autonomia militare rilevante, attacca
improvvisamente dalla direttiva nord, possibilmente utilizzando il
territorio bielorusso che
nel punto più strategico ai confini ucraini dista poche decine di Km
da Kiev, che quindi viene circondata e conquistata nel giro di poche
ore. Ma la direttiva nord potrebbe partire anche dal territorio russo
più vicino a Kiev. Si allungherebbe il tragitto di alcune ore ma in
ogni caso Kiev cadrebbe anche da quel lato del fronte in meno di 8
ore. La direttiva nord (dalla Bielorussia o dal punto più vicino a
Kiev dal territorio russo) è l'unica che consentirebbe alla Russia
di chiudere la guerra prima che la Polonia o la NATO se ne accorgano.
Una volta presa Kiev, il Governo ucraino cadrebbe e la guerra sarebbe
finita, dopodichè gli americani sarebbero costretti a sgomberare i
confini baltici per non rischiare una seconda offensiva da quelle
parti.
La
terza è in assoluto la più pericolosa e catastrofica. Essa prevede
non solo la conquista del Donbass, della Transnistria, di Kiev ecc.,
ma, in presenza di eventuali reazioni occidentali in partenza dal
fronte baltico, la Russia sarebbe costretta in un secondo tempo a
dirottare il suo esercito a nord e quindi le truppe russe e americane
si troverebbero a poche decine di metri di distanza. A questo punto
scatterebbero ultimatum incrociati e alla fine si assisterebbe al
primo scontro militare, per ora solo convenzionale, tra le truppe
russe e americane, con migliaia e migliaia di morti e con l'uso di
artiglierie, carri armati, aerei e navi. Il fronte si stabilizza e
nessuno dei contendenti riesce a sfondare. Ma la situazione non può
restare così per mesi e quindi alla fine la Russia decide di
prendere anche i tre Stati baltici, utilizzando massicciamente aerei
e missili che ovviamente causano una controffensiva NATO. Si muove
anche il fronte ucraino e i soldati americani ed europei nel suo
complesso cominciano ad attaccare le truppe russe in Ucraina. Queste
passano al contrattacco e superano di slancio le frontiere polacche a
nord-st e moldave-rumene ad sud-ovest. Vengono conquistate diverse
basi aeree polacche e rumene e un numero elevato di soldati americani
vengono fatti prigionieri. Di fronte alla resistenza all'ultimatum
americano di rilasciare i prigionieri, gli USA passano al
contrattacco utilizzando massicciamente aviazione e missili contro le
truppe russe in Ucraina e Baltico, con la prevista reazione atomica
della FR che fa scattare la Terza Guerra Mondiale.
Saluti
Vipom
Saluti
Vipom
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