C'è
poco da dire, la politica di questi ultimi anni, basata sull'aumento
delle tasse, sulla pressione fiscale sempre in crescendo, sulle
bollette dei consumi energetici gonfiate ormai del 100% di spese, le
multe ormai equivalenti a tasse occulte, le cartelle di Equitalia che
tolgono il respiro ecc., ha portato ormai l'Italia all'abisso della
disperazione e tra l'altro il debito complessivo italiano, invece di
diminuire come era logico aspettarsi dopo anni e anni di salasso mai
visto nella storia italiana, cresce di continuo e anche questo non è
difficile da spiegare: le tasse in sostanza non riescono a coprire il
buco dovuto all'esposizione del debito di fronte a interessi
colossali applicati contro i nostri finanziamenti per pagare
stipendi, salari e pensioni da fame, che peraltro hanno totalmente
perduto il loro potere d'acquisto in quanto aumentano nel complesso
tutte le voci della spesa giornaliera: alimentare, vestiario, spese
varie, sanità, scuola e chi ne ha più ne metta......tanto che ormai
l'80% degli introiti di chi lavora se ne va integralmente per pagare
allo Stato tutto quello che esso richiede.
Stante
la catastrofe di cui sopra, quali sarebbero allora le alternative?
Bisognerebbe per prima cosa ridiscutere gli accordi fatti con
l'Europa in materia di finanziamento dello Stato, dilazionare i
pagamenti del debito nell'ottica di almeno un cinquantennio, ridurre
la pressione fiscale portandola ai minimi e facendo lievitare il
potere d'acquisto, il volano per eccellenza che può far aumentare la
ripresa dei consumi, ridurre la disoccupazione galoppante e arrestare
il declino complessivo della nostra povera Italia.
Altre
vie non ce ne sono, se non l'uscita dall'Euro e dalla UE e l'accordo
con Paesi che ci possano aiutare nella ripresa senza chiederci
interessi mostruosi che alla fine sono fatti per distruggere dalle
fondamenta le Nazioni. Se qualcuno dice che i tassi di interesse sono
legati alla debolezza strutturale dell'Italia, penso che si tratta di
una panzana bella e buona: l'Italia era la quinta Potenza economica
mondiale, non è possibile ridurla allo stato in cui era almeno un
sessantennio or sono in appena 4 anni se non ci fossero state le
speculazioni della tecnofinanza, le agenzie di rating, le guerre
commerciali e la svendita complessiva dei nostri gioielli industriali
e commerciali al miglior offerente, le liberalizzazione selvagge e un
sistema di competizione falsato da una moneta emessa a debito che ci
costringe a rincorrere di continuo appunto l'indebitamento
catastrofico che abbiamo davanti.
Senza
questo che precede, la crisi tenderà ad acuirsi sempre più, fino al
collasso e alla chiusura di altre centinaia e migliaia di attività
commerciali...., con decine e centinaia di altri suicidi per fame,
miseria e disoccupazione, e il tutto alla fine potrebbe avere un
effetto devastante su scuola, sanità, pensioni ecc., perchè è
logico che alla fine, dovendo per forza ottemperare agli obblighi con
i prestatori usurai internazionali, l'Italia sarà costretta, oltre
ad aumentare a dismisura ancora tasse e tasse, anche ad un taglio
netto delle spese, che ci porterà dritti dritti alla condizione
della Grecia, se non peggio, visto che siamo un popolo molto ma molto
più numeroso, per cui il nostro crollo avrà effetti più consistenti
a livello planetario e speriamo che non si arrivi a tanto e che chi
comanda l'Europa capisca che è venuto il tempo di politiche
veramente comunitarie che proteggano non solo le Nazioni ricche
sebbene anche quelle povere, altrimenti è meglio chiuderla, questa
Europa affamatrice di popoli, che peraltro non è in grado di
produrre una politica economica indipendente dagli USA, responsabili
anch'essi dello sfacelo economico planetario cui assistiamo con
sempre maggiore raccapriccio.
Saluti
Vipom
Saluti
Vipom
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