La situazione esplosiva della Transnistria

Si osservano sul teatro europeo e in generale mondiale temibili situazioni militari che in realtà non vengono minimamente riportate dalla stampa e dalle televisioni ufficiali, forse per non allarmare troppo la gente: una di queste, la più pericolosa, forse ancora più pericolosa della situazione del Dombass ucraino, è quella che si sta vivendo e sviluppando attorno alla Transnistria, una striscia di poche centinaia di Km incastonata tra la Moldavia ad ovest e l'Ucraina ad est, dove da decenni sono presenti soldati russi per impedire nuove guerre in quella terra delicata, dichiaratasi indipendente dalla Moldavia ma di fatto non riconosciuta da alcuna Nazione al mondo.


Ebbene, è di pochi giorni la notizia sconcertante che a Capo della Regione di Odessa, confinante appunto con la Transnistria, sarebbe stato eletto nientemeno che Saakashvili, l'artefice della guerra russo-georgiana del 2008, quando diede appunto ordine ai suoi soldati di attaccare un contingente russo e quindi l'Ossezia del Sud, scatenando la reazione russa, che nel giro di appena una settimana scacciò i soldati georgiani inseguendoli fin quasi alla capitale Tblisi.

Adesso di parla di possibili blocchi terrestri e aerei della Repubblica ribelle e quindi di impedimento all'esercito russo di rifornire il contingente, minacciando l'abbattimento di qualsiasi velivolo volasse verso la Transnistria. La Russia ha fatto capire che considererà questi eventuali atti come offensivi contro la Russia, che quindi sarà costretta ad entrare in guerra.

Non so, ma ho il vago sentore che si voglia trascinare la Russia in guerra contro qualsiasi logica, provocandola ora in Libia, ora in Siria, quindi in Ucraina e adesso in Transnistria. Putin finora ha dato dimostrazione della sua immensa pazienza, lasciando cuocere nel loro brodo i fomentatori di guerre, ma sulla Transnistria c'è poco da essere pazienti: qualora il contingente russo venisse attaccato Putin non avrebbe più scelta, l'esercito russo dovrà attraversare da est, sud e nord l'Ucraina, tagliandola come una torta per giungere più velocemente in Transnistria prima che la NATO possa accorgersene, NATO che potrebbe trovarsi di fronte fatto compiuto nel giro di poche ore, più o meno una seconda Crimea ricondotta entro i confini russi senza sparare un colpo.

Ma qui gli eventi potrebbero sfuggire di mano: in sostanza, potrebbe accadere, per la prima volta, che le armate russe potrebbero trovarsi ad un tiro di schioppo da quelle NATO ed allora la scintilla di un allargamento del conflitto potrebbe essere dietro l'angolo.....

Saluti
Vipom

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