Il fascino misterioso di una stazione dei treni abbandonata

Oggi, domenica 13 ottobre 2019, in mattinata ho fatto quattro passi fino alla stazione dei treni abbandonata del km 9,084 direzione da Udine verso nord. Arrivi alla stazione, inaugurata nel 1875, e avverti il fascino di un luogo denso dell’aria di mistero proveniente dal passato. Come l’improvviso e inaspettato bagliore del lampo in una notte stellata d’estate, ti appaiono le immagini delle persone che un tempo popolavano la stazione, oramai trapassate, e che forse, in spirito, si aggirano ancora in quel luogo.

Donne, uomini, bambini, militari tutti con una loro particolare storia e pensiero. La moglie in lacrime che abbraccia il marito in partenza per il fronte, e non sa se lo rivedrà ancora. Bambini che piangono perché il loro papà o la loro mamma salgono sul treno e se ne stanno andando via. Anziani che partono o arrivano dopo essere stati al mercato. Forse il suicidio di qualcuno o qualcuna che si buttò sotto il treno, e via di seguito.


Avverti il passaggio dei treni militari coi loro canti, il loro odore, e i carri con il materiale bellico sotto l'occhio attento delle sentinelle, diretti verso il fronte. Un insieme di storie tristi, felici, lugubri, misteriose, inquietanti delle persone che in passato calarono, come la mannaia di Mastro Titta sulle capocce dei condannati in nome del Papa Re, sulla stazione oggi abbandonata.

Tutto sommato, un momento particolare e piacevole.

Buona domenica!
Mstatus

1 commento:

Grazie per aver speso il tuo tempo in questo granello di cyberspazio

Archivio blog