Resoconto di una vita senza senso - Episodio IV: la parola non conta un cazzo.

Dedico la vacuità del contenuto di questo microscopico granello di cyberspazio a tutti coloro che millantano doti che non possiedono. Arcane creature dalle sfortunate sembianze che si professano portatrici di positività, di sani principi, di valori inestimabili e indistruttibili.

"Persone" essi si fanno chiamare, mettendo quindi in discussione il concetto di "essere senziente", magari addirittura dotato di coscienza. Non c'è dubbio tuttavia che essi siano esseri animati: sono stati avvistati nell'atto del moto varie volte, alcuni dicono anche che siano piuttosto baldanzosi in tale pratica. Attenzione però, è doveroso chiosare: attribuire a queste creature una coscienza o un intelletto è eufemisticamente azzardato. Nel tentare di dare una spiegazione razionale a queste manifestazioni della materia, si finisce inevitabilmente in una interminabile sequela di sofismi articolati e inconcludenti, i quali non fanno altro che aprire ulteriori dibattiti sul già troppo dissertato "senso della vita".

Nell'ultimo periodo della mia effimera esistenza ho conosciuto molte entità di questo genere, con fattezze dissimili ma caratteristiche comuni. Questi rigurgiti di una società distorta hanno l'abitudine di predicare, con veemenza istrionica, tutta una serie di valori morali che non solo non posseggono, ma che violano in continuazione, con raccapricciante impudenza.

Alcuni di loro, ed ammetto che sono i più interessanti, non si rendono realmente conto di quanto siano imbarazzanti e petulanti nella loro forsennata propaganda. Fortunatamente la Natura ci aiuta in questo senso, grazie all'oggettività dei dati di fatto. Sia chiaro, essi faranno tutto ciò che è in loro potere (poco effettivamente) per deformare la realtà in loro favore, rendendosi protagonisti di una tecnica arrampicatoria estremamente fallace ma discretamente spassosa. Nonostante questo, i dati di fatto rimangono impressi nella Storia come violenti marchi di fuoco sul bestiame.

A tutte queste bozze, questi scarabocchi che la Natura non è riuscita a concludere, forse per mancanza di tempo, forse per mancanza di voglia, forse per il desiderio sadico e crudele di torturare le anime pie che vagabondano in questa dimensione purulenta, io auguro di potersi divertire in compagnia dell'imperituro Nulla che li risucchierà. Lentamente, ma inesorabilmente, questi ammassi di materia ricca di sinapsi scoordinate saranno inghiottiti dal loro fatuo destino.

Saluti
Vidocq

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