In questi giorni a Tricesimo, cittadina della zona collinare friulana a pochi chilometri da Udine verso nord, si sta discutendo, a seguito della riforma regionale delle Autonomie Locali, a quale UTI (Unioni Territoriali Intercomunali), sia meglio che lo stesso Comune aderisca per il bene della cittadinanza tutta. Le opzioni potrebbero essere sostanzialmente tre: udinese (grande Udine come vorrebbe il Sindaco Honsell); tarcentino (prosecuzione naturale attuale ambito socio assistenziale); o hinterland udinese tra i vari comuni della cintura.
Dalle varie dichiarazioni apparse sulla stampa locale relative a Tricesimo, parrebbe che ci sia l’orientamento da parte dell’amministrazione comunale a guardare verso l’udinese o, perlomeno, se possibile, verso l’hinterland (Tavagnacco, Pagnacco, ecc.), piuttosto che al tarcentino.
Recentemente si è tenuto, su richiesta delle consigliere di minoranza del PD tricesimano, un tavolo di discussione tra maggioranza e opposizioni per iniziare, perlomeno, a parlarne in modo da poter giungere ad una scelta ponderata che possa essere condivisa. E’ stato, inoltre, chiesto un coinvolgimento, e una maggiore informazione relativamente alla nuova riforma e relative scelte comunali, della cittadinanza. Poiché la scelta dell’UTI alla quale aderire è di natura generale, e non riguarda questioni di schieramento politico, si ritiene che la via intrapresa sia quella giusta, o meglio: discuterne, informare maggiormente la cittadinanza, e, possibilmente, giungere ad una scelta condivisa tra maggioranza e opposizioni, con successivo voto unanime in Consiglio Comunale.
Non avendo alcuna voce in capitolo, riteniamo che la scelta del tarcentino possa essere la naturale prosecuzione di un ambito socio assistenziale già collaudato da tempo, rispetto alla Grande Udine cercata dal Sindaco Honsell, e con l’eventuale alternativa di un ambito dell’hinterland se ci sono le volontà e possibilità di realizzarlo.
Va da sé che la maggioranza, disponendo dei numeri, possa adottare tale scelta senza necessità di tavoli, discussioni, o senza il parere delle altre forze politiche presenti in Consiglio, ma ciò sarebbe, secondo noi, data la natura della scelta, come ritenere che il Sindaco parli “ex-cathedra” ispirato direttamente da Dio.
In sintesi: se ne parli tra le forze politiche, si informino i cittadini e si giunga, possibilmente, ad una scelta condivisa indipendentemente dalla scelta stessa, con votazione unanime in Consiglio Comunale.
Tarcentino, udinese o hinterland?
Dario Calligaro
Per saperne di più:
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver speso il tuo tempo in questo granello di cyberspazio