Mentre a Roma continuano a discutere sull'Italicum, a parlare di dati positivi per l'economia e altre palle varie, nel Paese si va avanti coi suicidi da disperazione.
Nonostante le varie rassicurazioni, e immagini accattivanti su una specie di ripresa che di fatto non c'è (verificabile sul campo ogni giorno), nonostante il tanto decantato spread sia sceso di brutto, nonostante le banche abbiano ricevuto fondi europei (vedremo anche a chi li distribuiranno, e se li distribuiranno), ci si continua a sparare, ad impiccare o altro.
"PORTOGRUARO - Altra tragedia della disperazione nel Veneziano: non reggeva la depressione per le difficoltà economiche: sabato sera un 50enne residente a Lugugnana, sposato e padre di un 20enne cuoco della zona, si è tolto la vita con un colpo di fucile". (Il Gazzettino)
Qualcuno non la racconta giusta, e si ha la sensazione che ci stiano a pigliare per le natiche. Ringraziamo anche coloro che, cavalcando l'onda del malcontento, poi a quanto pare mirano a governare con tutti i signori moderati che hanno contribuito a portare il nostro Paese nelle condizioni in cui è!
L'unica cosa certa è che questi signori mangiano e bevono, e gli altri continuano a tirare la cinghia fino a che possono, e poi si sparano o si impiccano. Sempre che abbiano i soldi per comprare le pallottole e/o la corda.
Niente di nuovo, se qualcuno ci lascia le penne rientra nella percentuale delle perdite umane accettabili, basta che i banchieri continuino ad ingrassare (ed i politici assieme a loro).
Dario Calligaro
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver speso il tuo tempo in questo granello di cyberspazio