Black Bloc e Ghandi

Di fronte ai fatti di violenza a Milano contro l'apertura dell'Expo, un atto da condannare sicuramente senza se e senza ma, mi viene spontanea una riflessione che credo possa essere di qualche aiuto per chi legge.

Tengo a sottolineare che si tratta di una riflessione che comunque spazia molto in alto e al di là del fatto specifico in questione. In sostanza ciò che segue poteva essere scritto anche anni e decenni prima dei fatti accaduti, perchè si tratta di argomenti ritengo di valore universale.

In sostanza, bisognerebbe andare a recuperare le famose e appunto universali idee della non violenza e della disobbedienza civile del Mahatma Ghandi.

Usare la violenza o danneggiare beni materiali non serve a niente se l'intento è quello di protestare (in questo caso non è neppure protesta ma fomentazione di caos e disordine fini a se stessi), in questo modo non si ottiene un bel niente.

Chi governa ha bisogno di una popolazione acquiescente e rassegnata (ma anche preda di nervosismi per aumentarne il controllo); una volta che venga tolta questa obbedienza, in tutte le forme non violente ma ugualmente forti dinanzi a Leggi ritenute ingiuste e oppressive, qualunque Governo verrebbe messo nelle condizioni di non poter più dirigere un Paese.

Il problema sta solo nel decidere in modo univoco date e modalità di lotta non violenta e di disobbedienza civile. Il Popolo deve ergersi come un sol uomo.

Se un Popolo è un Popolo unito, ci vuole poco a mettere alle corde i veri detentori del potere, che comunque non stanno in Italia, bensì all'estero e si tratta in sostanza dei poteri forti delle banche e dell'alta finanza e tecnofinanza planetarie.

Ci vorrebbe in sostanza un Ghandi per ogni popolo europeo oppresso da politiche fiscali e finanziarie che stanno riducendo l'intero continente alla rovina.


Saluti
Vipom

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